Sono iniziate ieri le partite di andata per i play off di qualificazione al prossimo Mondiale, con impegnate Croazia e Grecia a Zagabria mentre Irlanda del Nord e Svizzera si affrontavano a Belfast.
Nella prima partita ha pesato molto la presenza di giocatori di primissimo livello quali Modric, Rakitic e Perisic, che hanno creato molti problemi alla retroguardia greca, la quale prima dei play off era risultata una delle più solide a livello mondiale.
L’Irlanda del Nord perde per colpa di un rigore assegnato agli avversari che francamente non c’era, ed è subito bufera contro l’assenza del VAR in competizioni di questo livello.
Solo qualità a Zagabria – Allo Stadion Maksimir i padroni di casa si presentano in campo senza Mandzukić, non al top, ragion per cui il ct Dalić schiera Kramaric insieme a Perisic e Kalinic in attacco. Tra le fila greche è importante ricordare l’assenza di Manolas, leader difensivo, e senza di lui la Grecia fa tanta, troppa fatica a contenere le avanzate di una Croazia che gioca a memoria.
Sulle fasce vanno forte Strinić da una parte e Vrsaljko dall’altra, Kalinic davanti sembra essere un giocatore completamente diverso da quello (poco) apprezzato con la maglia del Milan: gioca di sponda, di prima, si sacrifica e segna. A centrocampo Modrić e Rakitić sono di un’altra categoria, tanto che i centrocampisti avversari non riescono a contrastare le loro giocate. Finisce 4-1, con gol di Modrić, Kalinic, Perisic e Kramaric, dall’altra parte il gol del capitano Papastathopoulos serve solo ad iscriverlo a tabellino. Grecia costretta a vincere 3-0 per passare, impresa francamente quasi impossibile.
Scandalo a Belfast – La partita tra Irlanda del Nord e Svizzera è molto equilibrata, con gli irlandesi che la buttano spesso sul piano fisico per contrastare la maggior qualità degli svizzeri, che creano molte occasioni non sfruttate a dovere da Seferovic.
L’episodio che decide lo 0-1 finale è un errore dell’arbitro rumeno Hategan, che concede un rigore per un presunto tocco di braccio in area di Corry Evans; dai replay il tocco sembra non esserci, il pallone è andato a sbattere contro la schiena dell’irlandese e comunque il braccio era attaccato al corpo. Il rigore lo segna Ricardo Rodriguez e gli elvetici si giocheranno in casa la qualificazione forti della vittoria esterna.
Sui social alcuni hanno paragonato il rigore assegnato ieri al gol di Henry che non permise all’Irlanda di qualificarsi al Mondiale 2010, e queste accuse assumono toni gravi in un’epoca in cui il VAR è stato introdotto in alcuni campionati, mostrando già che molti errori si possono correggere con il supporto della tecnologia.
Federico Baldan