Individuate e selezionate, tre caserme diventeranno le nuove sistemazioni per i profughi in arrivo. Entro il fine settimana, il Ministero della Difesa dovrebbe decidere dove insediare il primo Hub regionale, scegliendo fra tre siti militari individuati dal Viminale nelle province di Padova, Venezia e Vicenza.
Nel 2005, a Padova con l’allora ministro dell’Interno, si discuteva dell’ex caserma Romagnoli e di una base dell’Aeronautica in provincia, poi si parlò di Tessera e Verona, nella zona militare vicina all’aeroporto Catullo (queste ultime due opzioni sotto il dicastero di Roberto Maroni, nel 2011).
Ora a segnalare dei siti adatti è stato direttamente il Ministero della Difesa, nella persona di Mario Morcone, prefetto di Trieste, capo del Dipartimento immigrazione del ministero dell’Interno. «In Veneto sorgerà obbligatoriamente un centro di identificazione e smistamento dei migranti — ha annunciato — attivarne uno in ogni regione è il punto focale della nuova strategia dell’accoglienza».
Nessun nome è trapelato, nessuno sa ancora di che caserme si tratti, ma Morcone ha garantito che gli eventuali lavori delle caserme dismesse, saranno a carico del Viminale, che invierà al Veneto un ulteriore contingente di forze dell’ordine, per la vigilanza.
Nel frattempo l’emergenza profughi non si placa. Ieri sono stati sistemati nella nostra regione, che al 15 giugno ne contava già 3555, altri 100 profughi e ulteriori 500, ha annunciato il ministero dell’Interno alla prefettura lagunare, arriveranno nei prossimi giorni. Di questi, 100 sono stati destinati alla provincia veneziana e altrettanti a Vicenza. Padova ne ospita già 900, mentre Rovigo, che ne conta 270, ha lanciato un bando per 300 posti.
Redazione
01/07/2015
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