“Trasporti a Venezia, è necessario un piano di emergenza per la mobilità”.
A sostenerlo è il professor Stefano Zecchi, candidato sindaco per il Partito dei Veneti, all’indomani della situazione di sovraffollamento sui mezzi pubblici veneziani.
“Le immagini circolate in questo ultimo week-end di ferragosto su autobus e vaporetti non sono molto diverse da quelle delle scorse estati a Venezia – ricorda il candidato – la differenza però è che ci troviamo ancora in regime di emergenza sanitaria dove un minimo distanziamento sociale, all’interno dei mezzi pubblici, è doveroso oltre all’utilizzo delle mascherine. E’ il colmo – prosegue il professore – che nessuno a Ca’ Farsetti sia stato in grado di prevedere e prevenire una situazione simile, né il sindaco né il Consiglio comunale”.
“Actv a causa del periodo di lockdown e dei mancati introiti per la vendita dei biglietti – prosegue Zecchi – è stata costretta a diminuire le corse, ma è sotto gli occhi di tutti che l’attuale situazione non è accettabile, e dopo quest’ultimo week-end che ha visto un gran ritorno dei turisti giornalieri, è necessario correre ai ripari”.
“Oltre alle risorse statali per il Tpl che passano per la Regione, è dunque necessario che il Comune di Venezia stanzi un fondo per predisporre un “piano di emergenza” per la mobilità, così da far fronte con ulteriori linee a questi mesi, anche in vista della Mostra del Cinema. Solo in questo modo è possibile traghettarsi fuori dall’emergenza sanitaria senza rischi. La salute dei cittadini, come quella dei turisti, deve essere una priorità”.
Tra i punti del programma del candidato sindaco c’è infatti la necessità di definire “Un numero massimo “sostenibile” di turisti giornalieri per Venezia – conclude il professore – calcolato sulla base di criteri di sicurezza, nettezza urbana, spazi di attraversamento e capacità dei trasporti”.