Sembra aver dato buon esito la sperimentazione messa in atto dal Comune e Actv riguardo il Progetto Priority Venezia, che ha permesso ai residenti di usufruire di una entrata in pontile privilegiata e distinta da quella strettamente turistica. L’avvio di questo collaudo, realizzato dopo molte perplessità da parte di cittadini e osservatori, riscontra oggi, a oltre un anno dalla sua nascita il gradimento degli utenti.
Alla luce di questa prima positiva verifica, riconosciuta dal Direttore generale di Avm Giovanni Seno e dall’Assessore alla Mobilità Renato Boraso, durante la seduta della Commissione competente a Ca’ Farsetti, dai pontili di Piazzale Roma, Rialto, Ferrovia, Santa Maria Elisabetta del Lido, Murano e Burano, fin qui pionieri dell’iniziativa, si potenzierà il servizio su quei pontili (San Zaccaria e Accademia) che permetteranno l’apertura di varchi. La loro realizzazione ha però bisogno di studio e tempi, anche per rispettare i canoni dettati dalla Soprintendenza, che deve valutare le compatibilità architettoniche e ambientali con la strutture previste.
I numeri raccontano che su circa 40mila ingressi giornalieri sono intorno ai 14mila gli accessi prioritari negli imbarcaderi preposti e la punta più alta la si ha a Piazzale Roma, con il 61%; a seguire Rialto, con il 49%, e Santa Maria Elisabetta con il 37%, Santa Lucia con il 17% e le isole intorno al 12%.
Si spiegano così le adesioni alle tessere Venezia Unica prioritaria (232.000), un 7% delle quali usufruite da studenti e pendolari, Sono comunque 900mila le tessere emesse e a valersene, per ora, sono 500mila utenti.
In commissione sono state ampiamente spiegate e ragionate le scelte dei varchi prioritari:evitare le resse, permettere a chi deve andare a lavorare o a scuola di fruire del mezzo di trasporto nei tempi necessari, decongestionare il traffico, tentare insomma l’armonizzazione di una realtà difficile e sempre logorata da una realtà, che nonostante la buona volontà delle istituzioni, prevarica le stesse con presenze tali e tante, non compatibili di conseguenza con una navigazione serena.
Andreina Corso