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Un anno di Polizia Municipale, in aumento sanzioni tassa soggiorno

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“Il 2014 non si può certo definire il migliore da ricordare nella storia dell’Amministrazione comunale e quindi del Corpo di Polizia municipale e non possiamo negare che quanto è accaduto abbia inciso direttamente e dolorosamente sul Corpo e sul personale operativo e amministrativo. In questo contesto di difficoltà il ringraziamento alle donne ed agli uomini della Polizia municipale di Venezia è quindi doppio: per aver garantito alla Città un servizio di polizia locale ai massimi livelli professionali e di attenzione e per averlo fatto nonostante le acque tempestose in cui ci siamo trovati, nostro malgrado”.

Si è aperto con queste parole del comandante della Polizia municipale, Luciano Marini, il “Rapporto annuale sull’attività 2014 della Polizia municipale”, consegnato in occasione della festa del Corpo, celebrata con una Messa svoltasi questa mattina nella chiesa di San Sebastiano alla presenza, tra gli altri, del sub-commissario prefettizio del Comune di Venezia, Sergio Pomponio e del direttore generale, Marco Agostini. Tra le autorità presenti, anche il prefetto, Domenico Cuttaia, il questore, Angelo Sanna, il commissario straordinario della Provincia di Venezia, Cesare Castelli.

Sul fronte del controllo stradale – evidenzia il Rapporto – si rileva un moderato aumento degli incidenti stradali rilevati, aumentati dai 998 del 2013 ai 1086 del 2014, mentre sono diminuite le sanzioni per mancato uso cinture di sicurezza (da 613 a 359), uso di apparecchiature telefoniche alla guida (da 445 a 259), mancanza di assicurazione (da 509 a 351), comportamenti che negli anni passati sono stati oggetto di controlli mirati. In forte incremento (circa 44%) le contestazioni per mancata esibizione dei documenti per iscrivere la perdita di punti sulla patente. Resta invece sostanzialmente stabile, a fronte di una riduzione dei controlli preventivi, il numero di documenti falsi effettivamente certificati e quindi perseguiti.

In materia di navigazione, grazie al riavvio dei controlli con il sistema Argos, dopo l’implementazione del sistema con nuove postazioni e la sistemazione del regolamento e del profilo organizzativo per effetto delle indicazioni del Garante per la sicurezza dei dati privati, gli accertamenti effettuati in remoto sono triplicati rispetto al 2011 (ultimo anno di riferimento con attività completa).

Per quanto le attività della Polizia amministrativa, mentre i controlli sui pubblici esercizi (in calo del 10% rispetto allo scorso anno) hanno registrato un calo del 40% delle violazioni rilevate rispetto al 2013 (da 144 a 90), quelli in materia di imposta di soggiorno sono stati incrementati quasi del doppio passando da 193 a 379, con proporzionale aumento dei verbali di contestazione. Anche le irregolarità rilevate in ambito edilizio, nonostante un incremento degli accertamenti di circa il 25% sull’anno 2013, sono diminuite di più del 40% (da 491 a 277)

Proseguono infine il progetto “Oculus” sulle occupazioni abusive di immobili, che nel 2014 ha portato a 75 operazioni di sgombero, i servizi anti prostituzione che, a fronte di un incremento dei servizi di vigilanza, quasi raddoppiati rispetto al 2013, hanno registrato minori sanzioni, e le azioni di contrasto, soprattutto in Terraferma, allo spaccio di stupefacenti, con 20 soggetti denunciati – di cui 7 arrestati in flagranza di reato – e 19 segnalazioni di consumatori alla Prefettura.

Redazione

[20/01/2015]

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  1. Affermo che le Ordinanze Sindacali ed i Regolamenti di Polizia Urbana devono essere conformi ai principi generali dell’Ordinamento, secondo i quali la prostituzione su strada non può essere vietata in maniera vasta ed indeterminata. Di conseguenza, i relativi verbali di contravvenzione possono essere impugnati in un ricorso. In più per le medesime ragioni, i primi provvedimenti suddetti non possono essere emessi per problematiche permanenti ed i secondi non possono riguardare materie di sicurezza e/o ordine pubblico.

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