Poesia per te, ragazzo siriano.
Ti invoco
di Andreina Corso
Poesia per te, ragazzo siriano e di ogni dove,
poesia per te, che non raggiungi l’azzurro del cielo.
E’rosso il tuo occhio di rabbia e di fuoco,
è la tua mano assassina, che invoco.
E la tua giovane vita che offri alla terra,
in nome della tua e nostra guerra?
Non so se le tue dita tremino quando allacci la cintura,
dimmi chi ti ha insegnato a non avere paura…
Perché la tua vita è qualcosa da gettare
un campo che non puoi più coltivare?
E tutta quella gente che è morta con te
tu la conoscevi, sapevi com’è?
Come può amarti quel dio che invochi
se offri corpi sbranati dai fuochi.
Come ti han convinto a lasciarti morire,
quali parole hai saputo dire
per respingere il male che ti han messo in mano
e tu non ce la fai a gettarlo lontano.
Così, nell’aria, fra campi di grano,
a dissetarsi del disumano,
a liberarsi da questa guerra…
Invoco te, e ti invoca la Terra.
Andreina Corso