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Maltrattamenti alla madre, arrestato

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carabinieri compagnia di mestre gazzella

I Carabinieri della Stazione di Marcon hanno tratto nuovamente in arresto R.G., classe 1995, responsabile di maltrattamenti in famiglia e tentata estorsione.

Il dato asettico delle norme violate dal giovane non dà la pienezza della gravità della condotta del pur giovanissimo criminale che ha impegnato l’intera Stazione dei Carabinieri la sera dell’Immacolata per contenerne l’esuberanza.

Il giovane era già noto ai Carabinieri della Stazione – tra l’altro posta a poche centinaia di metri da casa sua – poiché già arrestato a metà novembre per un furto (duplice) di un mixer in zona commerciale a Marcon; in quella occasione il ragazzo aveva usato l’auto della madre – vessata da continue richieste di denaro – per scappare verso Mestre, dove era stato fermato a fatica dopo aver danneggiato alcune auto in sosta.

Non pago della condotta ed evidentemente affatto rieducato dal pur breve periodo di “detenzione”, il ragazzo si è fatto nuovamente pressante con le richieste di denaro verso la madre.

La sera dell’Immacolata i Carabinieri vengono attirati dal richiamo di aiuto di un passante che aveva notato la donna svenuta in strada a pochi passi dalla caserma. I militari escono e soccorrono la signora che, dolorante a terra, raccontava di essere stata aggredita e percossa violentemente dal figlio che le chiedeva pressantemente denaro, il quale poi era fuggito con la sua utilitaria (benché sprovvisto di patente), abbandonandola a terra ferita.

I Carabinieri nella circostanza si ponevano subito alla ricerca dell’auto, intercettandola nel centro della cittadina. Alla vista dei Carabinieri R.G. accelerava cercando di eludere il controllo. Ne scaturiva un lungo inseguimento, terminato nei pressi del parcheggio dell’Oviesse ove i militari dell’Arma riuscivano a bloccare l’auto del giovane.
Il ragazzo, ancora indomabile, veniva quindi fermato dopo aver cercato di opporre ulteriormente resistenza.

La madre, nel frattempo, dopo le prime cure in ospedale per le contusioni riportate a seguito dell’aggressione subita, raccontava ai Carabinieri delle continue vessazioni e violenze fisiche e psicologiche poste in essere dal ragazzo nei suoi confronti, violenze che andavano avanti ormai da mesi con continue richieste di denaro. Ieri l’ira del giovane si era scatenata perché la madre aveva nascosto le chiavi dell’auto su di sé, mentre il figlio chiedeva insistentemente di andare al più vicino bancomat a prelevare. Dopo l’ennesimo rifiuto il ragazzo – incurante delle conseguenze – la colpiva violentemente al petto e rubava l’auto dal parcheggio con la madre ancora a terra.

Di fronte al racconto ed alla condotta tenuta dal giovane anche nei confronti dei Carabinieri, agli stessi non è rimasto che trarlo in arresto per maltrattamenti in famiglia e tentata estorsione con l’immediata traduzione al carcere di Venezia

Redazione

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