E’ cosa normale che ora si aprano le discussioni (e probabilmente anche le polemiche).
Possiamo riassumerle così: è ormai un messaggio percepito universalmente che in questo periodo a Venezia vi sia un lassismo per cui si può fare ogni genere di cosa, a cui farà da contraltare la tesi per cui i bambini sono come angioletti e in fin dei conti i loro bisognini sono una cosa innocente.
Per continuare così: siamo sempre tuttavia nella Piazza più bella del mondo, dove non si possono ignorare le regole minime di decoro, neanche se si tratta di bambini, a cui qualcuno però risponderà che deve alzare la mano chi a Venezia da bambino non ha mai fatto la pipi’ in acqua o come genitore non l’ha fatta fare al piccolo in un angolino o in una calletta perchè proprio gli scappava mentre giocava in campo.
Concludendo così: dicendo che non può passare il messaggio che gli stranieri vengono qui e fanno quello che gli passa per la testa infischiandosene di regole e civiltà, a cui qualcun altro risponderà che in fin dei conti anche tanti residenti portano a passeggio il cane lasciando i loro ‘ricordini’ per strada.
Le discussioni e i punti di vista, come tutti noi sappiamo, sono infinite. Non è compito del giornale dare risposte, ma quello di raccontare ciò che succede sollecitandole, però, sì. Le foto sono state pubblicate questa mattina dal gruppo Facebook “Via il Gabbiotto dal Campanile” e mostrano senza artifizi una mamma dai tratti orientali sollevare il culetto del figlio per fargli fare il bisognino dentro il cestino per le immondizie della Veritas.
Forse non ci sono toilettes sufficienti in zona, oppure forse al suo paese saranno abituati così, potrebbe ancora dire qualcuno, certo che comunque Piazza San Marco non è il suo paese.
E poi, se ne abbiamo voglia, vogliamo pensare anche all’operatore Veritas che andrà in quel cestino per fare un altro tipo di lavoro?
Paolo Pradolin
29/09/2014
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