Nella piena consapevolezza che la morte di una giovane figlia, che avrebbe potuto essere la figlia di ciascuno di noi, sia tragedia immane e indescrivibile che ci costringe a interrogarci sul nostro presente e sul nostro futuro vista l’azione vile e terroristica, ci stringiamo con affetto e con il massimo rispetto al dolore dei familiari di Valeria Solesin, dolore che noi familiari delle vittime della strada, quando abbiamo visto uccisi i nostri figli per mano di assassini ubriachi o sotto l’effetto di droghe alla guida, ci ha lacerato l’animo, al loro pari.
Valeria ha smosso le coscienze di tanti uomini e donne , in tanti abbiamo reso silenzioso e spontaneo omaggio.
Ci si chiede però perché tanta indifferenza e inerzia davanti al dolore dei tanti, anzi troppi genitori che vedono uccisi i propri figli (e la cronaca riporta quotidianamente la mattanza); le vittime della strada spesso sono uccise due volte, dall’indifferenza e dalle aule dei tribunali.
La strage stradale è forse un tributo da pagare al progresso come inevitabile pedaggio? Anche la morte di tantissimi innocenti su strada è figlia di una cieca violenza e tragica imprevedibilità che chiama tutti a interrogarci sul nostro presente e sul nostro futuro.
Si chiede una riflessione.
AIFVS Pierina Guerra
06/12/2015