3, 5 etti di marijuana sequestrati, un arresto per il reato di spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti e una denuncia a piede libero per aver venduto sostanze a minori. E’ il bilancio di una nuova operazione antidroga messa a segno ieri dal Servizio Sicurezza urbana della Polizia municipale di Venezia al Parco Albanese.
Le operazioni, iniziate alle 12 e terminate quattro ore dopo, hanno visto l’intervento di 14 operatori in abiti civili che si sono infiltrati nella vasta area del parco sia a piedi sia in sella a biciclette. Per rendere più efficace l’intervento sono state impiegate anche telecamere mobili e l’unità cinofila antidroga della polizia locale, Kuma.
Mentre le due precedenti operazioni effettuate al Parco Albanese erano state dirette contro spacciatori del Gambia e del Ghana, che agiscono nella zona delle “DUE C”, a ridosso del centro civico; ieri l’operazione ha invece riguardato la banda di nigeriani che traffica di regola tra il laghetto artificiale e lo stagno. A finire in manette è stato un cittadino nigeriano di 27 anni, E.E. , le sue iniziali, che dopo aver passato la notte nella cella di sicurezza della Polizia municipale, è stato condannato a otto mesi di reclusione e 1100 euro di multa, con divieto di dimora nel Veneto. La denuncia a piede libero ha riguardato invece un ventiseienne, E. E., sempre originario della Nigeria.
Gli investigatori del Corpo hanno osservato come gli spacciatori abbiano modificato i metodi di occultamento delle sostanze per sfuggire al fiuto delle unità cinofile delle forze dell’ordine, passando da imboscamenti sotto i rovi ed in mezzo ai cespugli, a veri e propri interramenti dentro a buche profonde fino a trenta centimetri.
I due nigeriani avevano infatti scavato delle buche all’interno del boschetto, tra stagno e laghetto e vi avevano nascosto grossi involucri cilindrici di marijuana, che provvedevano a recuperare al momento del bisogno.
Nell’ultimo mese salgono complessivamente a cinque gli spacciatori colti in flagrante dalla Polizia Municipale all’interno del Parco Albanese. Sempre nel 2015, inoltre, il Nucleo di Polizia Giudiziaria del Corpo ha eseguito tre misure cautelari a chiusura dell’indagine tutta rivolta al Parco Albanese “Piramidi & Cristalli”, che ha visto anche trarre in arresto due persone per traffico internazionale di sostanze, la denuncia a piede libero di sette persone e l’individuazione di 93 persone che facevano uso di sostanze.
23/10/2015