L’intero pontificato di papa Francesco si è caratterizzato per il sistematico corteggiamento all’universo laico ed ateo.
Impossibile citare tutte le corrispondenze di amori sensi tra il papa style falce martello e l’intellighenzia marxista illuminista volterriana.
Peccato che la strategia del do ut des, vale a dire io concedo un benefico a te e tu concedi un’agevolazione a me, sia risultata perdente e fallimentare.
Il governo Renzi, anzichè ripagare il cinguettio, ha invece umiliato Bergoglio introducendo l’insegnamento dell’ideologia gender nelle classi italiane e rendendo obbligatoria l’ICI alle scuole cattoliche.
A proposito di gratitudine e amor cortese, ha più ragione l’aulica massima di papa Francesco “permesso, grazie, scusa” o il pecoreccio aforisma di Antoine Bernheim “la riconoscenza è una malattia del cane non trasmissibile all’uomo”?
Gianni Toffali
Verona
03/08/2015