Padre Graziano è stato arrestato per omicidio volontario e soppressione di cadavere. Ieri le manette messe ai polsi dai carabinieri che lo hanno prelevato nel convento dell’antico e venerabile ordine dei Premostratensi in viale Giotto a Roma, quartiere Aventino.
Padre Graziano è coinvolto in un giallo, una brutta storia.
Guerrina Piscaglia, 51 anni, casalinga, con un marito cassintegrato (indagato per falsa testimonianza), un figlio disabile di 22 anni, è sparita senza lasciare traccia di se’ (forse con un figlio in arrivo).
Sullo sfondo una storia rosa con quel il prete che aveva portato scompiglio nella piccola parrocchia di Ca’ Raffaello a Badia Tedalda, minuscola enclave aretina in provincia di Rimini, sugli appennini che separano Toscana e Romagna.
Padre Graziano per l’anagrafe civile è Gatrien Alabi, 45 anni, nazionalità congolese. A Ca’ Raffaello era arrivato un paio d’anni fa e da subito ha avuto un forte ascendente sui parrocchiani, soprattutto su Guerrina Piscaglia, poi scomparsa il primo maggio del 2014 dopo una relazione con il prete.
Guerrina Piscaglia e Padre Graziano si erano scambiati più di 4 mila sms d’amore e spesso si ritrovavano in canonica. Lei, si dice in paese, era realmente innamorata mentre, a quanto pare, il prete invece la considerava una delle tante di quell’harem che spaziava, senza troppo pudore, tra single e sposate e anche qualche prostituta alla quale aveva elargito centinaia di euro.
La prova di tanta “attività” sarebbe stata trovata sul suo computer dove teneva tutti i suoi “trofei” di foto osé tra le quali quella di una suora scatenata, come un’improbabile Salomè, in una danza dei sette veli.
Mario Nascimbeni
24/04/2015
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