IL PRIMO GIORNALE ONLINE DI VENEZIA | ANNO XVIII

sabato 20 Aprile 2024
8.5 C
Venezia

data pubblicazione:

ultimo aggiornamento:

LEGGI ANCHE:

HOME PAGEVenezia storicaOre 12, cede pilone e Venezia si scopre tagliata fuori. Il Ponte Littorio nel 1933 aveva un terzo del traffico
Questa notizia si trova quiVenezia storicaOre 12, cede pilone e Venezia si scopre tagliata fuori. Il Ponte...

Ore 12, cede pilone e Venezia si scopre tagliata fuori. Il Ponte Littorio nel 1933 aveva un terzo del traffico

pubblicità

Vento eccezionale, pilone precipita sul Ponte della Libertà. Traffico bloccato in ambo i sensi

Un traliccio metallico della segnaletica stradale, abbattuto da un vento violento e caduto a metà del Ponte della Libertà, ha isolato per oltre 8 ore Venezia dalla terraferma. L’unico cordone ombelicale con la città lagunare è stato il treno ma ciò ha anche portato grandi disagi per l’enorme flusso di persone che si è riversato sulle stazioni di Venezia e Mestre.

Nell’incidente non sono rimasti coinvolti persone o mezzi di trasporto, ma il traliccio ha tranciato la
linea elettrica del tram, bloccandone la circolazione.

Intrappolati i turisti con auto e pullman al di là del ponte; dietrofront invece per chi aveva programmato di vedere piazza san Marco.

Al momento del crollo, attorno a mezzogiorno, stavano giungendo un bus di linea e un pullman di passeggeri che si è fermato 30 metri prima. Subito dietro altri mezzi.

“Pochi secondi e saremmo stati travolti”, ha raccontato un testimone. “Abbiamo frenato per tempo – hanno detto gli autisti del bus e del pullman – perché i cavi del tram e i tiranti hanno rallentato la caduta del cartellone”.

Il traffico è rimasto bloccato in entrambe le direzioni. Il pilone, infatti, è caduto sulla corsia che da Mestre porta a Venezia e ha occupato anche parte dell’altra corsia costringendo la città allo stop del traffico.

I pullman carichi di turisti, rimasti imbottigliati sulla corsia, hanno fatto scendere i passeggeri che si sono incamminati, sferzati dall’aria gelida, verso piazzale Roma.

Sono stati attivati dieci treni navetta che hanno fatto spola tra Venezia e Mestre, mentre i bus di linea hanno garantito il passaggio fino alla stazione ferroviaria, in terraferma.

A Mestre sono state radunate le persone che andavano o venivano dagli aeroporti di Venezia e di Treviso, così come
quelle che giungevano su pullman turistici o in auto.

Per ore è stato solo un via vai di mezzi dei tecnici di Veneto strade e dei vigili del fuoco, questi ultimi impegnati con diverse squadre e una autogru per liberare e sistemare la sede stradale.

Nel pomeriggio il traliccio è stato rimosso e intorno alle 19:20 la polizia Municipale ha riaperto la circolazione stradale da Mestre per Venezia i entrambi sensi di marcia.

Così Venezia ha improvvisamente scoperto tutta la sua fragilità: il traliccio disteso che pareva la sbarra abbassata di un passaggio stradale o ferroviario ha inviato al mondo l’ineluttabilità della cosa: il Ponte della Libertà è l’unica arteria che conduce alla Città storica. E’ bastato un pò di vento per paralizzare tutto il traffico via terra per otto ore, con migliaia di pendolari e turisti che hanno avuto solo una possibilità: prendere il treno, ma così anche quel sistema collassa.

Trenitalia ha cercato di reggere l’emergenza inviando personale nelle stazioni per le informazioni ed ha attivato una decina di navette treno tra Mestre e Venezia oltre alle normali corse dei treni, strapieni di gente al punto che si sono verificati ritardi. Intanto, chi era in macchina è rimasto bloccato. A San Giuliano i vigili hanno invitato le auto a fare dietrofront mentre a piazzale Roma le auto di turisti e veneziani sono rimaste bloccate, ad attendere gli eventi.

Il Ponte della Libertà, che in origine si chiamava Ponte Littorio, si incammina verso i 100 anni, ma nel frattempo la società è cambiata. Venne inaugurato da Umberto II di Savoia nel 1933, ed è lungo 3.850 metri. Nel progetto iniziale era stato studiato che potesse comodamente sostenere le corsie auto e i binari dei treni, ma cinque anni fa la carreggiata è stata ulteriormente ristretta per permettere la posa dei binari del tram.

Il pilone crollato domenica mattina è il numero 70, installato nel 1998: Veneto strade lo ha “ereditato” da Anas, e ora i suoi tecnici vogliono comprendere com’era la tenuta del basamento, e se, durante la realizzazione delle corsie del tram, siano stati stati fatti anche interventi sul traliccio.

LEGGI TUTTO >>

RIPRODUZIONE VIETATA. SONO VIETATI ANCHE LA RIPRODUZIONE PARZIALE DI TITOLI, TESTI E FOTO ATTRAVERSO SISTEMI AUTOMATICI (CD AGGREGATORI) SU ALTRI SITI

Notizia interessante? Scrivi cosa ne pensi...

Scrivi qui la tua opinione
Il tuo nome o uno pseudonimo

notizie che hanno interessato i lettori

spot_img