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Variante Indiana già arrivata in Veneto

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La variante Indiana del virus è stata “scoperta” appena un paio di giorni fa, quando le agenzie hanno iniziato a parlare della catastrofe che sta avvenendo in India. Questo poco tempo è però bastato perché la nuova mutazione del virus venisse riconosciuta anche in Veneto oggi.
I primi due casi veneti di “variante indiana” sono stati registrati nel Vicentino, più precisamente nel Bassanese.
Si tratta di padre e figlia di origine indiana.
I due sono stati riscontrati positivi al rientro in Italia a metà aprile e ora sono in isolamento.
I loro sintomi sono di manifestazione contenuta, quindi è sufficiente che rimangano nella propria abitazione, ma il pensiero che preoccupa di più è la superiore facilità di contagio della nuova variante, quindi nel caso si applica la massima attenzione.
La variante Indiana potrebbe poi essere presente in altri due casi in Veneto, questa volta nel Veneziano.

La notizia è stata confermata dal presidente del Veneto Luca Zaia.
Per la seconda coppia infettata dalla variante indiana voci parlano di cittadini del Bangladesh ma non vi sono conferme ufficiali di identità o origine.
I due pazienti, residenti nel Veneziano, al momento sono “casi sospetti”.
La conferma della presenza della temibile variante indiana si attende dal sequenziamento del genoma attualmente in corso all’istituto Zooprofilattico delle Venezie.
Di questi due casi si sa solo al momento che il loro contagio mostra la presenza di almeno una variante nel virus.

Le notizie sulla variante indiana si accompagnano ad altre migliori.
In Veneto scende infatti la percentuale di nuovi ingressi in terapia intensiva, che ad aprile è intorno al 4,5% sul numero dei nuovi positivi, rispetto al 4,7% di marzo.
I dati sono stati forniti dal coordinatore regionale delle terapie, Paolo Rosi.
Ogni 1.000 casi positivi – la media quotidiana in queste settimane – 45 persone entrano in ospedale e 4-5 entrano in terapia intensiva.
Cala costantemente anche la pressione sugli ospedali: complessivamente sono 1.540 (-19) i malati ricoverati con Covid; di questi, 1.325 (-20) nei normali reparti medici, mentre 215 (+1) si trovano nelle terapie intensive.

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