L'Ospedale SS. Giovanni e Paolo è stato visitato venerdì dal reparto specializzato dei Nas dei Carabinieri e si tratta, per il nosocomio cittadino, della seconda visita in pochi giorni. Mentre la volta scorsa i militari si erano presentati per indagare nell'ambito di infermieri che svolgevano, secondo l'accusa, un secondo lavoro presso una ditta privata in aperto conflitto con la professione principale dell'Asl, i controlli di oggi potrebbero essere legati alla circostanziata denuncia apparsa nella stampa cittadina qualche giorno fa.Esiste in rigido top secret sul lavoro di indagine compito dal Nas all'Ospedale di Venezia e sui suoi esiti. Quello che sembra accertato è che il personale specializzato del nucleo si è presentato in direzione dell'Ospedale venerdì di primo mattino ed ha continuato sopralluoghi e ispezioni sino alle prime ore del pomeriggio.
Ufficialmente i militari sono arrivati perchè inviati dal Ministero della Salute per una normale ispezione. Sono in molti, però, a pensare che la “visita” sia legata alle recenti polemiche nate dalla denuncia di parenti di pazienti sulla promiscuità tra malati terminali e morti al padiglione Gaggia. Al centro del controllo potrebbe esserci stata la situazione in quelle stanze dove i servizi igienici non sono sufficienti e dove da tempo manca la sala del commiato, come riportava un recente articolo apparso sul “Gazzettino”.
[25 novembre 2011]
Lara Pindogiorgi
[redazione@lavocedivenezia.it]
Riproduzione Vietata
