TREVISO – La Cisl di Treviso lancia un nuovo allarme sulla disoccupazione nella Marca trevigiana. La crisi economica, come una mannaia, ha infatti causato in provincia di Treviso 5.384 licenziamenti dall'inizio dell'anno, con una media di
673 lavoratori messi in mobilità ogni mese. A pubblicare questi dati è proprio la Confederazione Italiana Sindacati dei Lavoratori di Treviso “Purtroppo – ha affermato Alfio Calvagna, segretario della Cisl di Treviso – si conferma la previsione pessimistica che avevamo fatto lo scorso luglio, cioé la chiusura del
2012 con circa 8.000 licenziamenti”.
Sono infatti 3.766 i lavoratori delle piccole imprese che hanno perso il lavoro nei primi otto mesi dell'anno e 1.618 quelli messi in mobilità dalle grandi aziende.
E durante l'estate la situazione non è migliorata: nei mesi di luglio e agosto sono stati persi 1.087 posti di lavoro e la cassa integrazione, nel mese di agosto, ha registrato una forte diminuzione.
Un dato che, secondo Calvagna che “E' l'effetto del perdurare della crisi. Le ore di Cassa integrazione calano perché le aziende non hanno più possibilità di accesso agli ammortizzatori e ricorrono alla messa in mobilità dei lavoratori”.
Per quanto riguarda la cassa integrazione, vi è stata una diminuzione del -88% per la Cig ordinaria, del -64% per la straordinaria e del -32% per la Cig in deroga, per un totale di 942.896 ore richieste e autorizzate.
Francesca Chiozzotto
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[19/09/2012]
titolo: LICENZIAMENTI E DISOCCUPAZIONE | Mai così alta
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