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Israele e Palestina, il perché di oltre 100 anni di conflitti

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Israele e Palestina, il perché di oltre 100 anni di conflitti: una storia lunga e complessa, con radici che risalgono addirittura alla fine dell’Ottocento. La questione del conflitto tra questi due popoli è legata alla questione territoriale e alla lotta per la sovranità.

La questione territoriale ha origine nel 1917, quando la Gran Bretagna, durante la prima guerra mondiale, prometteva attraverso la dichiarazione di Balfour di creare un “focolare nazionale ebraico” in Palestina, allora sotto controllo ottomano. Negli anni ’30 e ’40 del Novecento, gli ebrei iniziarono ad emigrare in Palestina, in gran parte a causa della persecuzione nazista in Europa.

Nel 1947, l’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) adottò un piano per la spartizione della Palestina tra ebrei e arabi, ma gli arabi palestinesi respinsero la proposta e, con l’aiuto di paesi vicini, attaccarono gli ebrei. L’esercito israeliano prevalse e, nel 1948, proclamò l’indipendenza dello stato d’Israele.

Da allora, ci sono state numerose guerre e conflitti armati tra Israele e i paesi arabi vicini, così come tra Israele e i palestinesi. Nel 1967, Israele ha conquistato i territori palestinesi della Cisgiordania, Gaza, Gerusalemme Est e la Penisola del Sinai durante la Guerra dei Sei Giorni. Questi territori sono stati occupati da Israele da allora e sono stati oggetto di dispute territoriali fino ad oggi.

Nel corso degli anni, ci sono stati numerosi tentativi di raggiungere un accordo di pace tra Israele e i palestinesi, ma finora senza successo. Gli ultimi sforzi di pace, guidati dalla Norvegia e dall’Unione Europea, sono falliti nel 2000.

L’Intifada del 2000 e la seconda Intifada del 2005 hanno portato a un aumento della violenza e delle tensioni tra Israele e i palestinesi. Israele ha risposto con la costruzione di un muro di separazione e il rafforzamento dei controlli di sicurezza nei territori occupati, mentre i palestinesi hanno continuato a condurre attacchi terroristici contro Israele.

Negli ultimi anni, ci sono stati sforzi per riprendere i negoziati di pace tra Israele e i palestinesi, ma finora senza successo. Il governo israeliano ha espanso la colonizzazione ebraica nei territori occupati, cosa che i palestinesi considerano come un ostacolo alla pace. La comunità internazionale ha espresso preoccupazione per la situazione e ha chiesto una soluzione pacifica basata sulla creazione di uno stato palestinese indipendente e sovrano accanto a Israele.

La situazione attuale vede Israele e i palestinesi ancora lontani dalla pace e dalla risoluzione del conflitto. Le tensioni e la violenza rimangono elevate e la questione dei territori occupati continua a essere un ostacolo per la pace. Inoltre, la situazione è ulteriormente complicata dalle questioni relative alla sicurezza, alla sovranità, all’autodeterminazione e alla questione dei rifugiati palestinesi.

Infine, la questione del riconoscimento di Gerusalemme come capitale di Israele da parte degli Stati Uniti nel 2017 ha sollevato ulteriori tensioni e preoccupazioni per la pace nella regione.

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