Un grave incendio si è sviluppato la notte scorsa a Ballò di Mira, in un impianto di trattamenti dei rifiuti nella provincia di Venezia, quello della ditta “Idealservice”.
A volte basta poco, una disattenzione o un contatto, a scatenare una tragedia.
Fortunatamente al momento non risultano feriti, ma i danni alla ditta di Mira sono ingenti.
Ignote le cause del rogo, ciò che è certo è stato il duro lavoro di una decina di squadre di vigili del fuoco per riuscire a domare le fiamme e ancora impegnati nello spegnimento.
Il forte vento di questi giorni non facilita il compito dei pompieri mentre dal luogo dell’incendio continua ad alzarsi un denso fumo nero visibile anche a chilometri di distanza che ha lambito il comune di Dolo nella frazione di Arino.
L’azienda lavorava i rifiuti che poi si avviavano al campostaggio, e quando si sviluppa un incendio di simili dimensioni, tra i primi pensieri vi è la paura di un allarme ambientale.
Secondo le prime rivelazioni però non sembra vi sia questo pericolo, in quanto l’impianto non trattava materiali con pvc (cloruro di polivinile), ossia una delle materie plastiche di maggior consumo al mondo.
Il monitoraggio sulla fuoriuscita di fumi è condotto dai tecnici dell’Arpav, assieme agli uomini della Protezione civile e della polizia locale.
Il sindaco di Dolo, Maddalena Gottardo, ha dichiarato che “tutti i parametri che indicano la qualità dell'aria sono assolutamente nella norma”.
“Per precauzione, come prevede il Piano di protezione Civilé – ha agggiunto il sindaco – è stata inviata una lettera a tutti gli istituti scolastici di Dolo e di Pianiga invitando a mantenere chiuse le finestre e gli impianti di aerazione. Si tratta di una iniziativa puramente precauzionale, in quanto tutte le verifiche che Arpav sta continuando a compiere, con l’appoggio della Protezione Civile, segnalano che tutti i valori sono assolutamente sotto controllo”.
Gianni Dall’Aglio
[1 febbraio 2011]
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