Lo scandalo dei giornali che intercettano le telefonate si sta allargando a macchia d'olio. Sembra quasi sia imminente un'ammissione pubblica del tipo: “Ma tanto, fanno tutti così”. E' l'idea che comincia a fari strada nella mente della persona comune che comincia ad attenderla leggendo gli sviluppo del caso che sta sconquassando il mondo editoriale e non. Le testate tirate dentro il pastrocchio ora, di importanza e diffusione enormi anch'esse, sono il Sunday Times e il Sun.
Se i giornali intercettano le telefonate di personaggi pubblici e di persone comuni è la fine del mondo, della libertà , della democrazia. Di tutto. E a questo punto si sta facendo strada l'idea di un “sistema”.
Indiscrezioni parlano ora di anni di intercettazioni abusive anche ai danni dell'ex premier inglese Gordon Brown e della famiglia reale. Ma non è finita: Scotland Yard, che sta conducendo un'accurata indagine sullo scandalo, pare sia parecchio infastidita dalle anticipazioni che stanno uscendo sulla stampa in questi giorni parlando del caso prima che l'indagine sia conclusa. A questo punto la domanda nasce spontanea: che sia monitorata anche la prestigiosa polizia inglese?
Il coinvolgimento nei giornali indagati perchè intercettano le telefonate abusivamente ora si è allargato al Sun e al Sunday Times, domenicale del Times. Gli sviluppi hanno costretto il magnate americano proprietario delle testate, Murdoch, a volare a Londra per cercare di metterci delle toppe, ma ciò sta diventando sempre più difficile. In particolare, il settimanale per anni avrebbe ascoltato i fatti di Gordon Brown mentre pubblicava notizie in antepima ed esclusive.
[12 luglio 2011]
Mario Nascimbeni