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Firenze alza il tiro: stop agli affitti brevi turistici in centro storico

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Firenze non vuole fare la fine di Venezia: stop agli affitti brevi turistici nell’area UNESCO. Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha infatti annunciato oggi il divieto di affitti a breve termine nell’area del centro storico della città designata dall’UNESCO, con l’obiettivo di sostenere la vita residenziale nel cuore della città.

L’azione decisiva del sindaco ha suscitato reazioni contrastanti, con Confedilizia che l’ha condannata come “sovversiva” e Federalberghi l’ha accolta come una mossa che “agita le acque”. L’obiettivo di questo provvedimento è riconsiderare la bozza iniziale della legge del governo sugli affitti a breve termine, che Nardella considera del tutto inefficace. Ha dichiarato: “Siamo disponibili a collaborare a misure più efficaci e proporre la ‘norma Venezia’, richiamando la disposizione contenuta nel decreto aiuti approvato lo scorso luglio,

Nardella ha espresso la sua perplessità dicendo: “Non capiamo perché, di fronte a tale emergenza, non si voglia estendere la norma Venezia a tutte le città d’arte che hanno patrimonio Unesco e caratteristiche simili”. Ritiene che il disegno di legge del governo “manchi di strumenti utili ed efficaci per affrontare i problemi della vita residenziale nelle città, degli affitti alle stelle e dell’impatto dei flussi turistici sul mercato immobiliare”.

Il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, ha appoggiato il provvedimento del Comune di Firenze, affermando: “Conferma quanto dicevamo: questo disegno di legge sugli affitti brevi non risolve il problema”. Bocca ha criticato la breve durata del periodo di noleggio, dicendo: “L’ottanta per cento degli affitti a breve termine sono in destinazioni turistiche, e con questo regolamento, si può affittare ogni fine settimana dell’anno. Abbiamo richiesto almeno un soggiorno minimo di tre notti per evitare la concorrenza diretta con gli hotel durante i fine settimana. In secondo luogo, le sanzioni proposte sono esigue e non scoraggiano i trasgressori abituali. Ad esempio, a New York, la multa è di $ 100.000; deve fungere da deterrente. In questo modo, i sindaci sono costretti a prendere in mano la situazione. Auspichiamo, come detto, che si tratti di un disegno di legge suscettibile di modifiche”.

La Confedilizia ha però criticato severamente la decisione. Il presidente Giorgio Spaziani Testa ha dichiarato: “La delibera annunciata dal sindaco di Firenze, che intende vietare immediatamente gli affitti a breve termine in una parte della città, è non solo palesemente anticostituzionale ma addirittura eversiva”. Ha aggiunto: “Nardella è noto per il suo disprezzo per i diritti di proprietà, ma ora ha superato tutti i limiti. Qualcuno del suo partito, con sensibilità giuridica, rispetto per i cittadini e un po’ di buon senso, dovrebbe spingerlo a ritirare le sue intenzioni dichiarate e rinsavire”.

Anche Simone Venturini, assessore al Turismo di Venezia, ha espresso critiche, ritenendo “giuridicamente ardita” l’ipotesi di vietare gli affitti brevi nell’area Unesco di Firenze. Parlando a titolo personale, Venturini ha detto: ” Questo tipo di misura non può limitare l’uso della proprietà; è evidente che la prima istanza scatenerà un ricorso al TAR, rendendola invalida”. Ha aggiunto: “È lodevole che Firenze sensibilizzi sulla necessità di affrontare questo problema, ma lo strumento appare inefficace”. Ha concluso, “La città toscana ha agito con saggezza. Non contesterò le scelte degli altri, ma visto che il governo sta lavorando su questo tema, forse sarebbe stato meglio radunarsi con altri comuni metropolitani presso l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) “.

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2 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. Dite al sig. S. che eversivo casomai è distruggere sistematicamente il tessuto sociale dei centri storici delle città d’arte. Altro che multe, io farei scattare il pignoramento degli immobili e la destinazione d’uso a giovani coppie residenti. E dite al sig. V. che intanto questa azione serve a sollevare il problema, che se aspettiamo l’Anci ha voglia (i comuni incassano molto volentieri le tasse di soggiorno, altro che risolvere il problema si fregano le mani)

  2. Ormai è tardi ,solo negli ultimi anni sono raddoppiate le locazioni turistiche , colpa delle liberalizzazioni dei precedenti decenni ….Allora si che si doveva fare un regolamento, invece si regalavano cambi d’uso anche per sgabuzzini e sottoscala…..
    Entro pochi anni sarà distrutto completamente quel che resta del
    tessuto sociale di Venezia , oggi i posti letto per turisti sono quasi alla pari del numero dei residenti e un giorno Venezia sarà solo un grande albergo…..con le multinazionali proprietarie delle locazioni turistiche che se le divideranno con gli alberghi ( molti alberghi già adesso hanno 3/4 “dependance “.)… Così è è così sarà entro poco….. e non potremo farci nulla ….Ricordo le manifestazioni di migliaia di persone a Barcellona con gli striscioni con scritto ” No mas turistas ” o ” my home is not a hotel ” e tanti altri contro le locazioni turistiche… ma qui ormai siamo rimasti in pochi e sento dire che tante persone stanno per vendere casa per fuggire al lido o fuori Venezia….
    ” Sola e senza mura rimarrai Venezia “

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