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Un pensiero alle madri che ora, vivendo in un luogo che non è più la loro casa, sono un po’ meno madri.
Le tue mani
le tue mani lisciano ciocche di capelli grigi
sul dorso della pecora addormentata
e i tuoi occhi indagano la crocchia di tua madre
sulla nuca forcine d’osso raggruppate fra trecce esili
usurate dal tempo
bela la pecora con voce di madre dimenticata.
Vecchia
macchia ammuffita quel volto
che non vuoi davanti
eppure t’ama nonostante te
muffa sgualcita sui capelli radi
a obliare i piedi che vanno lontano.
andreina corso