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Ex Gasometri San Francesco: “Manovre per l’ennesimo grande albergo”

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Ex Gasometri San Francesco: "Manovre per l'ennesimo grande albergo"

I cittadini del “Comitato Area ex-Gasometri”, da anni in lotta contro il nuovo hotel a San Francesco della Vigna, denunciano la creazione un’entità dal nome simile ma dagli intenti diametralmente opposti.
Il gruppo chiede ai residenti, alla stampa e ai candidati di “evitare fraintendimenti” con il Movimento “Amici dei Gasometri”, un’iniziativa dietro cui si celerebbe “lo staff della proprietà MTK-Holler” – la stessa azienda che ha edificato i quattro alberghi in via Ca’ Marcello e progettato il ponte ‘commerciale’ sopra i binari di Mestre.

Secondo quanto segnalato, sarebbe partita un’ ”attività porta-a-porta anche tramite lettera, fatta pervenire nelle buche delle lettere” per attuare un’”opera di persuasione della bontà dell’operazione tutta”, presentandola come “riqualificazione e promozione dell’intero Sestiere”. Senza mai nominare l’hotel.

Gli “Amici dei Gasometri” avrebbero inoltre aperto una sede in Barbaria de le Tole dove “verranno prossimamente presentate iniziative culturali” oltre a una pagina Facebook che ha già raccolto 896 “mi piace”. Al suo interno si afferma di non voler “impegnare il Comune di Venezia a riacquistare l’area Gasometri” in quanto “fu già un vero e proprio fallimento la gestione comunale dal 2000 al 2014”. Spazio, quindi, alla “proprietà privata e la pubblica amministrazione, con le scuole e le aziende, con artigiani e negozianti, con tutte le persone interessate inclusi i proprietari delle case private e quelle pubbliche che possono dare una mano a costruire nuovo tessuto sociale per – si legge – fermare lo spopolamento di Venezia”.

E nonostante all’hotel non si faccia mai riferimento, si spiega che “in alternativa agli appartamenti di lusso” si ritenga “più valido proporre un progetto di formazione, lavoro e residenza rivolto ai giovani” suggerendo “i Gasometri come fonte di lavoro per i giovani studenti” con un “tirocinio formativo attivo di tre anni rivolto a circa 100 studenti veneziani nei settori alberghiero, ristorazione e amministrazione”.

Tra le tante proposte “complementari” (creazione di un parco urbano e di una palestra, restauro della vera da pozzo, abbattimento del muro divisorio su Calle San Francesco) saltano all’occhio la costruzione di un nuovo ponte sul Rio di Santa Giustina per “abbreviare il percorso evitando il lungo giro tra le calli” ma soprattutto la “progettualità urbana culturale più ampia” rilanciando “l’artigianato locale di eccellenza, l’arte e la moda coinvolgendo studenti e insegnanti, designer, operatori turistici, ristoratori e agenzie immobiliari” tra Barbaria de le Tole, Santa Giustina, Gasometri, San Francesco della Vigna e l’Arsenale.

Nel Comitato c’è “grande preoccupazione” per “i finanziamenti dati al Liceo Musicale Marco Polo per attività di sostegno alle iniziative culturali della società MTK” o alle “previste convenzioni di collaborazione con l’Istituto alberghiero per attività di alternanza scuola-lavoro” culminati con gli interventi di una docente (“una convenzione di questo tipo significa forse che non si faranno case ma alberghi?”) e di un genitore (“Siamo noi i veri amici dei gasometri; loro dovrebbero chiamarsi ‘I padroni dei gasometri’ o al massimo ‘gli amici dei padroni dei gasometri’”).

Ma MTK Developments l’hotel lo aveva già presentato a gennaio: due edifici in vetro e cemento ‘incastonati’ nelle preesistenti strutture metalliche; ad occuparsene fu l’architetto Luciano Parenti – già autore degli alberghi di Via Ca’Marcello, del ‘ponte’ della stazione di Mestre e della ‘riqualificazione’ dei Pili.

In un’intervista a “Il Gazzettino” il finanziere austro-ungherese Ivan Holler, socio del gruppo, aveva spiegato di aver acquistato il terreno con una convenzione “già fatta” per ricavare un certo numero di appartamenti. Il tutto in cambio dell’impegno di fare la bonifica del luogo, realizzare una palestra per il vicino istituto commerciale Sarpi, costruire un nuovo ponte, ripristinare il porticciolo con 80 posti barca e aprire l’area alla cittadinanza. Ma “gli appartamenti – aveva dichiarato – sarebbero certamente venduti soprattutto a stranieri che verrebbero ad abitare un paio di settimane per poi affittare il resto dell’anno a turisti. Con un risultato: nessun posto di lavoro, pochissime tasse pagate e impatto turistico sulla zona”. Con un hotel, invece “ci sarebbero 150-180 nuovi posti di lavoro e gli sportivi avrebbero un centro sportivo bello”.

Al contrario di quanto riportato dagli “Amici dei Gasometri”, secondo i quali MTK avrebbe comprato l’area “da privati nel 2019”, Holler sostiene di aver “presentato al Comune la richiesta di cambio di destinazione d’uso da residenziale ad alberghiero” già nel 2018, proponendo come “contropartita” la realizzazione di “un vero palazzetto dello sport di 1750 metri quadrati in un terreno alla Celestia”.
Una modifica non ancora approvata e che il “Comitato Area ex-Gasometri” chiede a gran voce di non concedere, lanciando un appello ai candidati sindaco e consiglieri di “prendere posizione”, “tenervi fede anche dopo la campagna elettorale” e “destinare l’Area ad abitazioni per cittadini residenti, spazi e servizi pubblici”, palestra inclusa.

L’assessore all’Urbanistica e all’Ambiente Massimiliano De Martin ha sostenuto che “al momento non è arrivata nessuna richiesta di cambio di destinazione d’uso dell’area”, ma i residenti segnalano che sarebbero già stati abbattuti alcuni alberi che “non parevano essere malati”.

Marco Gasparinetti, candidato sindaco della lista “Terra e Acqua 2020”, si è espresso sulla questione garantendo che né lui né i suoi consiglieri concederanno mai il cambio d’uso, mentre il consigliere comunale Elena La Rocca (M5S) ha dichiarato: “Il pericolo è quello di una nuova ‘riqualificazione’ dell’area ex gasometri, come la giunta Brugnaro definisce gli scempi a Venezia, con la costruzione di nuovi alberghi o più in generale lo snaturamento di intere aree”.

Ed è proprio “riqualificazione” il termine che ricorre più volte nei comunicati degli “Amici dei Gasometri” – gruppo con cui il “Comitato Area ex-Gasometri” chiede di non essere confuso domandandosi se edificare altri hotel rappresenti “il ‘nuovo’, la ‘modernizzazione’, la ‘riqualificazione’ per Venezia dei tanti slogan elettorali di questi giorni”.

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3 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

    • Inutile prenderci in giro, i veneziani, quelli che contano, vogliono il turismo, vogliono alberghi, vogliono una stagionalità di 12 mesi.
      Abito a poche centinaia di metri dai gasometri, il percorso che porta là è disseminato da “locazione turistica”, a testimonianza del fatto che il dio denaro profuma, e quel suo profumo piace a tanti.
      Brugnaro ha il sedere al caldo…
      Il prossimo passo sarà riqualificare (colonizzare) Sant’Elena

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