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Emergenza abitativa a Venezia: L’Ater compra per gli inquilini. Nuovo bando per vendere all’Ater

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Nuova Legge Regionale 'case popolari', l'Ater Venezia precisa: ecco cosa prevede la riforma

Le richieste presentate dai veneziani al bando per l’assegnazione di alloggi di Edilizia residenziale pubblica nel Comune di Venezia sono migliaia. Molto più numerose, purtroppo, degli alloggi a disposizione.

Ater Venezia, per questo, ha deciso di avviare un bando per l’acquisizione di manifestazioni di interesse alla cessione di complessi immobiliari già realizzati, in fase di realizzazione o recupero nel Comune di Venezia. Edifici già pronti, con almeno sei alloggi all’interno, che l’Ater non dovrà sistemare, se non per piccoli lavori, e potrà quindi metterli velocemente a disposizione dei cittadini.

La delibera è stata approvata dal Consiglio di amministrazione e nei prossimi giorni il bando sarà pubblicato sul sito dell’Azienda Territoriale di Edilizia Residenziale veneziana per circa due mesi (www.atervenezia.it).

“Nel Comune di Venezia – spiega il presidente dell’Ater di Venezia Raffaele Speranzon – c’è una reale raffaele speranzon ater venezia boxtensione abitativa, un’emergenza che non si potrà risolvere, se non in minima parte, con le assegnazioni previste dal bando Erp”.

“Le richieste dei cittadini sono state infatti numerosissime, migliaia, mentre gli immobili disponibili sono ora limitati, qualche centinaio. Per questo abbiamo deciso di procedere con questa ricognizione che ci permetterà di avere un quadro preciso delle offerte sul mercato: complessi già liberi, con un numero minimo di sei alloggi all’interno, che possano essere assegnati a chi ne ha bisogno, cioè coloro che si sono collocati nella graduatoria del bando Erp, ma non sufficientemente in alto per ottenere quelle disponibili”.

“Le case che cerchiamo – aggiunge il presidente – non devono richiedere grandi lavori, dovranno essere pronte o esserlo entro sei mesi dall’accettazione dell’offerta: vogliamo poterle consegnare velocemente, esaudendo il più possibile le richieste di chi ha diritto all’alloggio pubblico”.

“La manifestazione d’interesse ci permetterà di creare una vera banca dati del patrimonio edilizio “disponibile” a Venezia, per consentire ad Ater di valutare le proposte in una futura programmazione dei finanziamenti”.

La procedura pubblica partirà a giorni e permetterà di verificare quali e quanti alloggi sono disponibili ad essere acquistati, nel Comune di Venezia, nel rispetto dei requisiti che rispondono alle necessità dell’Azienda territoriale di edilizia residenziale pubblica.

Al termine della manifestazione d’interesse saranno raccolte e valutate le richieste degli operatori economici, con eventuale negoziazione, per procedere all’acquisto degli immobili, individuando specifici canali di finanziamento.

Saranno esaminate solo le proposte di complessi edilizi a destinazione abitativa che comprendono la totalità delle proprietà immobiliari e non saranno prese in considerazione le manifestazioni di interesse espresse da intermediari, perché è richiesto un rapporto diretto con i soggetti interessati.

Il prezzo di cessione degli alloggi da acquistare, al netto dell’Iva, non deve essere superiore ai limiti previsti dalla Legge Regionale 9/09/1999 n.42 e successive modifiche.

Descrizione degli immobili ricercati:
I complessi edilizi, comprendenti la totalità delle unità immobiliari ad uso abitativo e non la proprietà mista, dovranno avere i seguenti requisiti fondamentali:
1) essere ubicati nel Comune di Venezia;
2) appartenere a categoria residenziale non di lusso, restando comunque escluse le categorie catastali A/1, A/8, A/9, e rientrare nelle categorie catastali A/2, A/3, A/4;
3) essere integralmente liberi da pesi, ipoteche, gravami e vincoli di qualsiasi natura e specie, derivanti anche da sequestro o pignoramento, nonché da ogni eventuale iscrizione o trascrizione pregiudizievole, oltre che da vincoli di natura contrattuale e/o obbligatoria;
4) le superfici dovranno essere conformi a quanto previsto dal punto 7 del Provvedimento di Consiglio Regionale del Veneto n° 72 prot. 12953 del 28/10/2008, con riferimento all’edilizia agevolata; ciascun alloggio facente parte del complesso immobiliare, oggetto della proposta di vendita, dovrà essere comprensivo della relativa autorimessa, che non dovrà avere superficie superiore a 25 mq.;
5) essere liberi da persone e cose alla stipula del contratto di compravendita;
6) essere edificati in conformità allo strumento urbanistico ed alle norme in materia di edilizia e sicurezza;
7) essere provvisti di idoneo e valido titolo edilizio;
8) essere inseriti in un’area servita da tutte le opere di urbanizzazione primaria;
9) essere dotati di impianti idraulici, elettrici e di adduzione gas conformi alle vigenti prescrizioni legislative accompagnati dalle prescritte certificazioni di cui al D.M. 37/08;
10) rispettare il D.Lgs. 192/05 e successive modifiche ed integrazioni;
11) essere forniti dell’attestato di certificazione energetica;
12) essere dotati, in ottemperanza alle norme vigenti, di impianto di riscaldamento autonomo oppure d’impianto di riscaldamento centralizzato con sistema di contabilizzazione del calore per ogni singola unità abitativa; rispettare i limiti minimi di legge relativamente alla produzione di energia da fonti rinnovabili
13) essere situati in stabile privo di barriere architettoniche e a norma, ai sensi della Legge 13/1989 e del D.G.R. Veneto n.1428 del 6/09/2011 e con almeno il 15% degli alloggi accessibile;
14) essere forniti di tutte le certificazioni necessarie relative ai materiali impiegati;
15) essere coperti da polizza postuma decennale a garanzia di strutture, copertura, impermeabilizzazione, impianti, intonaci esterni, pavimenti e rivestimenti;
16) qualora ultimati, essere allacciati ai servizi (acqua, gas, energia elettrica, telefono, fognatura);
17) gli alloggi, dovranno corrispondere alla normativa vigente antisismica, tecnica ed acustica di cui alla legge n.1086 del 5/11/1971 succ. modd. ed al D.P.C.M. 5/12/1997 succ. modd.; qualora siano in corso di costruzione o, se realizzati, necessitino di lavori di ristrutturazione e/o finitura e/o adeguamento impianti, dovranno essere ultimati entro il tempo massimo di 6 mesi dall’accettazione dell’offerta previa eventuale procedura.

Potranno pervenire domande anche oltre il termine di scadenza che, se in possesso dei requisiti, concorreranno ad incrementare la banca dati.

(Nella foto grande, al centro: il presidente dell’Ater di Venezia, Raffaele Speranzon)

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