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Chirignago, attività di spaccio nei pressi del nuovo fast food: 3 denunce

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Chirignago, attività di spaccio nei pressi del nuovo fast food: 3 denunce

Operazione antidroga dei Carabinieri della Stazione di Spinea, che hanno denunciato, alla fine, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti B.O.J.C. e B.O.J.E. fratelli gemelli classe 2001 ed il diciannovenne G.A.F., tutti originari del Burkina Faso residenti in terraferma.

L’operazione è stata sviluppata dai militari della locale Stazione a seguito dell’attività di ricognizione che aveva permesso di acquisire vari elementi su movimenti di stupefacente tra giovanissimi incentrati nella zona a ridosso della frazione di Chirignago, a due passi dal nuovissimo fast food aperto in settimana.

Nuovo obiettivo da vigilare, ma affatto vecchio anche il vizio dei giovanissimi di ricercare lo “ballo” sopra le righe, fatalmente attraendo anche gli spacciatori di turno.

Con servizi mirati di osservazione controllo e pedinamento, l’ultimo dei quali proprio martedì sera, l’attenzione era attirata dal movimento di tre ragazzi che alla vista della pattuglia cercavano di nascondersi tra le auto in sosta.

E’ dunque scattato il controllo. I Carabinieri fermavano il gruppo nella necessaria cornice di sicurezza, rendendo vana qualsiasi azione elusiva, compresa quella di disfarsi fulmineamente di un sacchetto.

Raccolte le prime testimonianze, dove i tre accusavano falsamente un giovane di essere lo spacciatore di riferimento, si rinvenivano – oltre ai 40 grami di Marijuana ed un bilancino di precisione nel sacchetto – altri 16 grammi di sostanza nascoste addosso, pronte per passare di mano.

I Carabinieri ritengono che il gruppo possa ritenersi un nucleo di spaccio in fase di “avvio”. La modica quantità rinvenuta non permetteva di procedere con l’arresto nei loro confronti, scattando invece la denuncia in stato di libertà, compresa quella per il reato di calunnia nei confronti del giovane falsamente incolpato.

Gli inquirenti stanno approfondendo gli accertamenti, da un lato per le fonti di approvvigionamento della sostanza, e dall’altro per la portata del giro di spaccio che coinvolgeva il gruppo.

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