IL PRIMO GIORNALE ONLINE DI VENEZIA | ANNO XVIII

martedì 19 Marzo 2024
9.7 C
Venezia

data pubblicazione:

ultimo aggiornamento:

LEGGI ANCHE:

HOME PAGEVivere a Venezia"Abbiamo trovato il bar dove l'acqua costa il doppio della benzina: è a Venezia". Lettere al giornale
Questa notizia si trova quiVivere a Venezia"Abbiamo trovato il bar dove l'acqua costa il doppio della benzina: è...

“Abbiamo trovato il bar dove l’acqua costa il doppio della benzina: è a Venezia”. Lettere al giornale

"Quanto costa l'acqua in un bar - fuori dalle vie del Centro - a Venezia? Più della benzina: 4 euro al litro".

pubblicità

“Abbiamo trovato il bar dove l’acqua costa il doppio della benzina, è a Venezia: 4 euro per un litro d’acqua… è un piccolissimo bar a gestione cinese all’interno delle calli allontanandosi dal Cinema Rossini”.

Gentile cronista, ormai sono arrivata ad un’età in cui difficilmente mi sorprendo ancora per qualcosa, domenica, però, ho fatto un’esperienza che non posso non raccontare.
Domenica 1° ottobre, infatti, con altre due amiche abbiamo deciso di andare a vedere il bellissimo film “Assassinio a Venezia”, dell’intramontabile Poirot, per il quale bisogna dire che tutte le critiche positive sono meritate.
Io, lidense, parto dall’isola, le due amiche arrivano da Cannaregio, appuntamento Campo San Luca.

Lascio perdere volutamente cosa è diventato camminare a Venezia, anche solo per il tratto Calle Vallaresso-Campo San Luca, per una signora di quasi settant’anni che, nonostante buona salute e fermezza sulle gambe, deve districarsi tra muri di corpi umani sudati, appiccicati, che si spalma in maniera disordinata per tutta la larghezza della calle, che non fa passare nessuno, vagando e non rispettando destra o sinistra, che ti urta perché sta in gruppo o perché cammina con uno zaino che richiederebbe un rimorchio o perché non guarda dove va. A ottobre? Si, proprio a ottobre, e confermo che neanche a San Luca, ugualmente piena di persone, sono stata capace di riconoscere uno che fosse uno con un volto “nativo”, un residente, uno che si distingue perché “si veste” per uscire, in mezzo ad un esercito di ciabatte, short, e canottiere. Commentiamo con le mie amiche “Com’è ridotta Venezia…”, ma non ci soffermiamo su questo, è un altro il “focus” di questa lettera.

Siamo arrivate davanti al cinema ma eravamo quasi una mezzoretta in anticipo sulla proiezione, così ho la malaugurata idea: “Venite che vi offro il caffé…”. Subito si presentano due problemi. Il primo: trovare un locale che faccia il caffè (ovunque negozi di specialità veneziane”, pizza al taglio, borse… persino lo storico tabaccaio oggi vende vetro …), così percorriamo tutta Calle della mandola nei due sensi ma non siamo fortunate. Allora decidiamo di prendere una calletta che taglia per l’interno così risolviamo il secondo problema: attenzione ai prezzi che qui siamo in pieno centro. Ma, d’altronde, quanto costeranno mai tre caffé??

Lo scopriamo poco dopo. Prendiamo allora una calletta che va verso l’interno e ci togliamo dalle vie del centro. Camminiamo un po’ e arriviamo in un angolo quasi sperduto dove c’è un piccolo baretto che fa angolo a gestione cinese. Ci accomodiamo AL BANCO e chiediamo i tre caffè (LISCI). In attesa del caffè le due amiche avevano sete (domenica era una bellissima e calda giornata di sole), così hanno chiesto una bottiglietta d’acqua ciascuna. Beviamo il caffè, tiro fuori una banconota da 10 euro per pagare e mi viene dato il resto: UN EURO E CINQUANTA.

Dico: “Chiedo scusa, forse c’è un errore…?”. La banconiera orientale si avvicina, guarda lo scontrino e mi conferma: “Quatlo cinquanta tle cafè, 4 eulo acqua…”.
Tralasciamo 1,50 a caffè (neanche in Piazza San Marco, al banco) “Quattro euro un litro d’acqua? (due bottigliette da mezzo)? Ma dice davvero?”. “E’ suo plezo…”. Prendo il mio resto e ce ne andiamo ma non vi nascondo di essere rimasta amareggiata per il resto della giornata e oltre.

Ma la mia amarezza, oltre che per i prezzi, è perché non c’è alcun rispetto per una signora pensionata residente per cui i 10 euro sono una banconota importante, questo bisogna capirlo: non ha lo stesso peso di chi ha accumulato un budget per stare in vacanza e spendere.
Il potere di acquisto di chi ha un reddito fisso e qui ci deve stare, o ha deciso di vivere, è DIVERSO da chi ha stanziato una cifra per divertirsi. Il peso di quella banconota da 10 euro per me è importante, non mi puoi dare un resto di 1,50 per tre caffé e due acque in piedi.

Chiudo questa mia sottolineando che non abbiamo provocato al bar alcun costo supplementare: abbiamo preso i caffè in piedi al banco, nessuna di noi ha chiesto di andare al bagno, i tre caffè erano semplici, non macchiati o allungati in qualche modo. Inoltre una delle amiche parla solo tipicamente veneziano puro, quindi era chiaro che non eravamo tre turiste in vacanza. Proprio quella stessa amica che, una volta fuori, ha simpaticamente invitato l’intera etnia cinese ad andare in un noto luogo. Ma magari siamo state noi solo sfortunate, o era lo stesso con altri gestori.

Con la benzina che ha superato ormai stabilmente i due euro al litro, ci avviciniamo dunque ad un nuovo record: quattro euro per un litro d’acqua a Venezia!

Che acqua era? Quella classica delle nostre parti: bottiglietta blu se gassata, trasparente con etichetta rosa se naturale… quella che al supermercato costa forse 20 centesimi.

Scusate lo sfogo.

lettera firmata

LEGGI TUTTO >>

RIPRODUZIONE VIETATA. SONO VIETATI ANCHE LA RIPRODUZIONE PARZIALE DI TITOLI, TESTI E FOTO ATTRAVERSO SISTEMI AUTOMATICI (CD AGGREGATORI) SU ALTRI SITI

37 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. Mi sembrate troppo aggressivi con la signora in fin dei conti era in piedi al massimo doveva pagare la bottiglietta 1 euro e poi che c’entra l’autogrill? Si sa che li ti spennano. Milano è supercara da sempre. Non dovete fare questi confronti.
    Sembra che vogliate giustificare sti imbroglioni, tra l’altro cinesi che il piu delle volte non rilasciano lo scontrino
    Ormai venezia è diventata invivibile uno spriz alla fenice 9.50 un po d’acqua con una goccia di aperol e 4 patatine vecchie.
    per quantoriguarda il sindaco no comment……

    • Meglio i Cinesi dei Palestinesi, loro almeno si fanno i fatti loro e non hanno mai creato problemi a nessuno, espongono i loro prezzi al pubblico, se non piacciono si fa a meno di entrare, che cosa centri il Sindaco francamente non lo capisco, non siamo in un paese comunista, vendo lo spritz a quanto mi pare e piace, pago le tasse sul listino prezzi esposto. Shylock the first

  2. Mi scusi la lettrice e grande rispetto per la sua età.
    Volevo però farle sapere che in qualunque Autogrill d’Italia un caffè costa 1,30 euro e l’acqua 1,50. Senza sedia, senza bicchiere e, soprattutto, senza “Venezia”.
    E in un qualunque bar di Milano o grande città italiana non andrà certo meglio.
    Non vedo i prezzi così esagerati.

  3. Cara Signora ha pagato un po di più del normale ma niente di scandaloso, di sicuro niente per cui scriverci una lettera di sfogo. Anche io vivo al Lido e le assicuro che anche nella nostra isola ci sono dei bar che applicano quei prezzi.

    Cari saluti

  4. Ridicoli, siete disposti a spendere 3€ per uno spritz anche più volte al giorno, e poi spaccate i c*****i per una bottiglietta d’acqua che poteva andare a prendere al vicino supermercato al Rossini, la signora è meglio se resta nella sua isola d’oro. Non se ne può più, tutti lamentosi, ma restate a casa vostra se non avete i soldi, come faccio io. Shylock the first

  5. Buongiorno, cara signora il problema di Venezia è che non ci sono più i vigili urbani che controllano i pedoni. Una volta erano sempre presenti nelle calli principali e ti costringeva a tenere la destra. Così si camminava senza difficoltà pur con tanta gente. Inoltre, vorrei farle presente che l’aumento dei prezzi non è solo di Venezia, ma generalizzato in tutta Italia. Io vado in vacanza in un paese del sud Sardegna e le assicuro che ogni volta che faccio la spesa in un grande supermercato mi viene da piangere. Purtroppo va così ovunque.

  6. Perché alcuni degli scriventi hanno tanto astio per noi pochi veneziani residenti che NON VIVIAMO DI TURISMO? State perdendo l’unica cosa che ci distingue dagli animali: l’umanità. Che profonda tristezza.

  7. Gentile signora, purtroppo io lavoro tutti i giorni a Venezia e un giorno sono capitata davanti a una famosa macelleria di Sant’Elena. Ho chiesto un panino alla mortadella (il prezzo non era esposto come neanche uno dal vicino fruttivendolo). Sa quanto ho pagato? 5 euro! Alle mie rimostranze mi hanno risposto che il panino era bello colmo di affettato: strano a me non è sembrato di aver mangiare 4 o 5 etti di mortadella! Arrabbiata come lei, ho chiesto lumi ai finanzieri e loro hanno dato ragione al salumiere… (Giusto per fare un confronto, lo stesso panino in gastronomia a Burano costa 2 euro)

  8. Temo che ia signora non tenga conto della realtà quotidiana e che non sia aggiornata sui prezzi. Noi veneziani non possiamo pretendere un prezzo agevolato in quanto residenti. Altra cosa invece è la marea umana che travolge la nostra città, il mio più grande desiderio è che Venezia interrompa l’esodo e riaccolga i veneziani che non la sfruttano e che vogliono restare.

  9. cara signora, comprendo molto bene il suo malessere da pensionata residente a venezia, che va oltre i 50 cent in più sull’acqua e sui 20 – 30 cent in più sui caffè, ma non si aspetti di trovare solidarietà, ormai siamo circondati da buzzurri arrafoni, stia bene

  10. Signora la benzina non è sopra i 2 euro al litro… Legga il listino prezzi la prossima volta. Sempre a lamentarsi… Perché sei di venezia ti devono regalare tutto no?? Va al supermercato e tu prendi l’acqua

  11. Una bottiglietta d’acqua 2 euro al bar è un prezzo normale. Il caffè a 1,50 è caro. Niente di scandaloso comunque. Ma poi che Veneziane siete? Eravate a due passi da campo San Luca e lì c’è il bar Torino, l ‘altro bar di fronte, la pasticceria ecc.

Notizia interessante? Scrivi cosa ne pensi...

Scrivi qui la tua opinione
Il tuo nome o uno pseudonimo

notizie che hanno interessato i lettori

spot_img