Associazioni di Venezia, la proposta del sottosegretario all’Economia e candidato sindaco di Venezia, Pier Paolo Baretta, è di concedere loro degli spazi pubblici.
La considerazione emerge in seguito all’incontro che si è svolto ieri pomeriggio alla Giudecca, a cui hanno partecipato anche alcuni rappresentanti delle associazioni veneziane. Ognuno di loro ha presentato problematiche e istanze provenienti dalla realtà di appartenenza.
“Liberiamo le energie dell’associazionismo – propone Baretta – da una gestione non condivisa della cosa pubblica. Il ricco e vivo tessuto associativo veneziano che sto incontrando in queste settimane esprime un’unica forte richiesta di ascolto e di spazi. Va ascoltata, a partire dal bando per l’assegnazione degli spazi comunali, al quale – seppur sbagliato – va dato corso perché partano le attività a settembre, per poi dare delega alle municipalità per l’anno successivo. Propongo inoltre la costituzione di una consulta permanente dell’associazionismo, per instaurare un dialogo continuo e proficuo con le istituzioni”.
Un distinguo di metodo più che di merito rispetto all’amministrazione uscente: decentramento e condivisione al posto della gestione centralistica e non partecipativa che ha contraddistinto questi ultimi anni.
“Uno dei segnali più eloquenti e preoccupanti che emergono da questo dialogo che sto instaurando con le associazioni del territorio – spiega Baretta – è proprio il tema degli spazi pubblici in concessione alle associazioni. Volontariato, sport dilettantistico, cultura, servizio a categorie fragili: questa amministrazione ha tolto le assegnazioni da parte delle municipalità emettendo un bando molto complesso – soprattutto pensando che nell’associazionismo ci sono molte persone anziane e volontari – basato non sul valore culturale e sociale delle proposte ma su un mero valore economico e sull’impegno a investire risorse ingenti”.
“Risorse che la maggior parte delle associazioni – tanto più in un momento simile – non dispone. Non possiamo permetterci di perdere questo tessuto associativo prezioso a servizio dell’intera città per avvantaggiare pochi che possono permetterselo. E’ proprio nel sostegno al mondo associativo che si sostiene la vitalità di una città. Vanno offerti spazi e sostegni economici adeguati, anche recuperando i tanti immobili di proprietà del Comune oggi abbandonati al degrado”.