NOTIZIE ITALIANE | Un piccolo passo per la storia, un grande passo per gli animali domestici che tutti i giorni ci tengono compagnia.
Dal martedì scorso entrato in vigore l'articolo 16 della Legge 220/2013, come si legge sul sito della LAV: “nei regolamenti di condominio non potranno essere inserite, né ritenute più valide, disposizioni volte a limitare la libertà di vivere con un animale familiare”.
Una svolta importante questa per il 55,3 % degli italiani che possiede uno o più animali domestici: dai più semplici cani e gatti fino allegalline, ai conigli o ai rettili, tutti saranno tutelati dalla nuova normativa. Non si potrà però, pena una sanzione, permettere ai propri animali di deturpare o disturbare il condominio e i suoi residenti e in più rimarrà in vigore la possibilità che, nel contratto d'affitto, il proprietario possa imporre una clausola di divieto vincolante.
Questo a fronte di una ricerca eseguita dalla Anammi dove risulta che il 92% degli amministratori, ha dichiarato di essersi trovato a discutere sulla condotta degli animali domestici per le cause più disparate: dagli escrementi al rumore, fino alla presenza degli animali in spazi comuni, ora autorizzata dalla normativa.
“La rimozione dei divieti che rendono difficile la convivenza con i quattro zampe, come i divieti condominiali, è importante anche nell'ambito di un'efficace attività di prevenzione del reato di abbandono di animali – spiega Ilaria Innocenti, responsabile LAV settore Cani e Gatti – questo segnale di una relazione più consapevole con gli animali non umani”.
Sara Prian
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[20/06/2013]