La proposta è dei servizi sociali dell’Ulss 20, ed era stata raccolta dalla Conferenza dei Sindaci, la quale ha disposto di istituire presso l’ex Ospedale Psichiatrico di Marzana comunità terapeutiche per ospitare malati psichici che, fino a ieri, per il loro recupero andrebbero invece inseriti nel territorio.
I rappresentati della sede di Verona dell’Associazione Italiana Tutela Salute Mentale non ci stanno ed hanno rivolto al Presidente del Consiglio
regionale, Clodovaldo Ruffato, una richiesta di tornare indietro.
Nel documento consegnato l’Associazione sottolinea che la decisione contraddice le indicazioni del Piano socio sanitario e del Progetto obiettivo sulla salute mentale approvati dalla Regione. Il provvedimento, inoltre, invertirebbe la tendenza di quanto fatto in Veneto con l’applicazione della Legge Basaglia (maggio 1978).
“Riportare i malati a Marzana – hanno detto – significa di fatto riaprire i manicomi, penalizzando gravemente ed in modo ulteriore gli ammalati e le loro famiglie già duramente provate. L’inserimento invece delle comunità nel territorio ha permesso e potrebbe permettere di togliere o
almeno alleggerire lo stigma che attualmente pesa sulle persone
sofferenti a livello mentale”.
Paolo Pradolin
[29/11/2013]
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