A metà ottobre il loro figlio neonato era risultato positivo alla cocaina. Portato in Pediatria per febbre persistente era risultato positivo allo stupefacente e i medici avevano avvisato le autorità. Il padre, un cuoco trentottenne, e la madre ventitreenne casalinga, si sono trovati costretti a vedere il neonato solo con l’aiuto di un assistente sociale e in una struttura protetta.
Una valanga di avvenimenti che ha travolto i due giovani, che non hanno retto al pensiero di farcela ad andare avanti.
All’alba di ieri mattina si sono chiusi in macchina e hanno collegato il tubo di scappamento all’abitacolo.
Fortunatamente un vicino di casa ha notato l’auto parcheggiata e messa in moto, con il garage aperto, e il tentato suicidio è fallito.
I due genitori ora avranno tempo per raddrizzare le situazioni, magari con l’aiuto di qualcuno, perchè, alla fine, il nuovo giorno porta nuova luce.
Mario Nascimbeni
28/11/2014
E’ vero. Il nuovo giorno può portare la luce.
Il gesto estremo che i due genitori stavano per compiere rivela il loro stato di disperazione, probabilmente il rimorso per non essere riusciti a resistere a quella dipendenza che poi si è trasferita tragicamente sul loro bambino.
E’ una vicenda tremenda, ma forse è recuperabile il fatto che quel figlio possa contare ancora sull’amore dei suoi genitori.
Questi vanno aiutati a tutti i livelli.
Speriamo che nuovi giorni portino nuova luce.
Grazie a Nascimbeni per questa visione toccante.