Costa Crociere deve del denaro a Francesco Schettino.
Il comandante Schettino, al timone la sera del naufragio della Costa Concordia, il 13 gennaio 2012, avanza 26.000 dalla compagnia di crociere per spese legali.
Francesco Schettino, infatti, ha vinto una causa civile contro la Costa Crociere ottenendo dal tribunale di Torre Annunziata (Napoli) un decreto esecutivo per il rimborso di circa 26.000.
La somma — per onorario e spese dovute — è stata sostenuta da Schettino in favore del suo primo legale nella vicenda del naufragio al Giglio, Bruno Leporatti.
Ebbene, quel denaro – come stabilito dal tribunale di Torre Annunziata – deve essere a carico della compagnia, perchè nelle norme che regolano il lavoro dei comandanti è prevista assistenza legale in caso di contenziosi.
Tale regola non vale però per i casi di dolo o colpa grave, e per questo Costa Crociere si rifiutava di rimborsare la somma, ma il tribunale le ha dato torto.
Paolo Pradolin
05/10/2014
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