Un serial killer patito per le serie tv poliziesche, pervertito ed amante della tecnologia, un poliziotto in pensione che non riesce a mettersi alle spalle la sua carriera, un 17enne cresciuto a pane e computer ed una 40enne con qualche problema mentale, che con successo si improvviserà detective. Questi i protagonisti del nuovo romanzo, il primo di una trilogia, del maestro dell’horror statunitense, Stephen King, edito in Italia da Sperling & Kupfer (pp. 480, 19,90€).
Al centro le figure diametralmente opposte del detective in pensione William Hodges e quella dell’informatico uomo dei gelati, Brady Hartfield, diventato famoso con il soprannome di “Mr. Mercedes”, da quando nell’aprile 2009 con un’auto grigia di quel tipo, si è scagliato contro una folla di giovani, donne e uomini in attesa di trovare lavoro.
Un anno dopo quel tragico evento, costato la vita ad alcune persone, il detective si è ritirato e Mr. Mercedes torna a farsi sentire, contattando direttamente l’ex poliziotto. Prima gli scrive una lettera, poi passa ad una moderna chat, sfidandolo ed istigandolo in quella che diventa una corsa contro il tempo, nella quale Hodges sarà aiutato dai suoi nuovi amici, tutto per evitare che il serial killer possa colpire ancora.
“Mr. Mercedes” si presenta sin dalle prime pagine come un thriller ad alta tensione, che vede contrapposti Bene e Male in una lotta per scoprire chi è il più forte e fino a dove la mente e il coraggio umano, possano spingersi. Sullo sfondo un’America post 2008, l’anno della recessione, in cui lo spettro della crisi economica e la disoccupazione, contribuiscono ad accentuare ancor di più la suspense e il clima adrenalinico.
La chiave del successo di questo primo volume della trilogia, è però il brillante stile narrativo di King, che appare più moderno, nato a nuova vita, nel quale convivono vecchio e moderno, passato e presente. Hodges e il 17enne Jerome, quasi Sherlock e Watson ne sono il simbolo e la tecnologia, Internet e il mondo della chat diventano nuovi mezzi con i quali indagare e scoprire l’identità e i passi dello spietato killer.
È però l’alternanza dei capitoli l’arma segreta di King. L’autore presenta i due protagonisti e le loro personalità con un destino finale che li vedrà partecipi, permettendo così al lettore di provare quasi la sensazione di camminare e vivere accanto a loro. Con alcuni riferimenti ed allusioni ai romanzi precedenti, oltre che scene riprese da adattamenti sul grande schermo, King riesce inoltre a creare ancora una volta un villain convincente, del quale si ha paura, costruito, così come la storia, con uno stile narrativo accattivante.
Più che horror, thriller poliziesco, “Mr. Mercedes” è la prova tangibile di una bravura ed un successo che non accennano a scemare, consigliato agli adepti di King, ma non solo, per un giallo entusiasmante, costruito con un climax dal quale è impossibile non rimanere coinvolti e da assaporare pagina dopo pagina.
Alice Bianco
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