La prima giornata della 75. edizione della Mostra Internazionale di Arte Cinematografica si è aperta senza intoppi in un’atmosfera di giusta soddisfazione: già dalle prime ore del pomeriggio tutto era efficientato ed operativo (unico neo: 1 euro e 50 per una bottiglietta d’acqua, cioè: a Cannes costa ancora di più, ma qui si è persa un occasione per politicizzarne il prezzo).
Il direttore Alberto Barbera (nella foto mentre parla, con la mano alzata) in conferenza stampa di apertura ha raccolto autentici elogi dalla stampa accreditata indicando come unico neo, migliorabile nelle edizioni a venire, la differenza di genere in tema di “quote rosa” nelle produzioni proposte.
“Sulla mia pelle”, il film imperniato sulla vicenda di Stefano Cucchi, è stato il primo pugno sullo stomaco della Mostra di Venezia 2018. Alla fine cinque minuti di applausi in Sala Darsena alla presenza di tutta la produzione, attori compresi, che si abbracciavano come se stessero davvero vivendo la tensione della vicenda (foto ASAC, Biennale di Venezia) a dimostrazione di un altissimo valore di coinvolgimento, ben aldilà della rappresentanza scenica. E dal pubblico non applausi di circostanza, bensì un tributo alla vittima delle vicende raccontate dal film che tutti sperano spettacolarizzato oltre la verità per avere ancora fiducia nello Stato e nelle Istituzioni italiane.
“Non ho dubbi poi che quello che gli è accaduto potrà accadere ancora”. Così Alessandro Borghi, incredibilmente credibile protagonista nei panni di Cucchi nel film ‘Sulla mia pelle’ di Alessio Cremonini passato oggi in apertura della sezione Orizzonti della 75/ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Del film, che sarà in sala dal 12 settembre in contemporanea in sala con Lucky Red e sulla piattaforma Netflix (è la prima volta che accade ma non sarà certo l’ultima), dice ancora
l’attore:”La cosa più più bella quella di aver ricevuto una telefonata da Ilaria, sorella di Cucchi, che mi ha detto:’sei uguale a lui”.
In una giornata di celebrazioni non poteva non apparire il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, che ha partecipato questa sera alla cerimonia di inaugurazione della 75esima Mostra internazionale d’Arte Cinematografica del Lido.
Nota: si può essere critici finché si vuole ma se la mostra ha dimenticato la buca dei sacchi di amianto (vergogna pluriennale con risonanza in tutto il mondo) ed ora – pare – avrà una nuova sala nel Palazzo del Casinò, ebbene: tutto ciò sta avvenendo sotto la sua gestione, non di altri. E con gli altri comprendiamo anche quelli che sono sfilati nel tappeto rosso questa sera.
A presentare la cerimonia in Sala grande l’attore Michele Riondino, che ha annunciato il Leone d’Oro alla carriera all’attrice 81enne Vanessa Redgrave, premiata dallo stesso Baratta tra la standing ovation del pubblico: “Essere qui è una soddisfazione unica – ha dichiarato la star – Questo è uno dei pochi festival che continua a chiamarsi di ‘arte cinematografica’, altre manifestazioni non lo fanno più”. L’attrice ha sottolineato il suo profondo legame con Venezia: “Penso che senza i grandi artisti che l’hanno caratterizzata non sarebbe la stessa”, ha concluso. Al termine della cerimonia la proiezione di “First Man” del regista Damien Chazelle.