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Mostra del Cinema 2014, ricordi e curiosità

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foto curiose inviato alla mostra del cinema

La Mostra del Cinema 2014 di Venezia è finita. La scorpacciata di film e di happening si è conclusa.
Che cosa resterà della 71. Mostra d’Arte Cinematografica?
Un sacco di belle cose, e a fianco di queste quelle curiose che abbiamo visto e che ci hanno divertito.

Pensieri, sensazioni, ma anche immagini che vanno ad arricchire il nostro archivio di vita e quello fotografico.
Come quella che vi proponiamo oggi, che abbiamo pensato di intitolare: “E’ un lavoro duro, ma qualcuno lo deve pur fare”.

Un po’ scherzandoci, ma abbastanza realisticamente, si può dire che la vita dell’inviato al Lido è durissima e… può capitare di crollare in battaglia, com’è accaduto al nostro collega qui sopra.

La giornata comincia presto, alle 8 con la classica prima proiezione al “PalaBiennale”, imperdibile per qualità e notorietà. Facciamo che finisca alle 10-10,30? Giusto il tempo di caffè e brioche e poi ci si infila in quella che viene chiamata “sveltina” (film con durata variabile da 60 a 90 minuti), in attesa delle conferenze stampa dei cast e dei registi che iniziano alle 12. E non aspettano mica.
Vuoi non riportare quello che hanno dichiarato Al Pacino o il maestro Konchalovsky nel tuo articolo o aspetterai di leggerli sul giornale degli altri?? Alle conferenze stampa bisogna andare!
Si termina alle 14-15? Un panino al volo e poi il bivio: prima proiezione pomeridiana o di volata in sala stampa per inviare il pezzo al giornale?
Una delle due, e poi subito a seguire si fa l’altra. Non c’è pausa.
Così, la proiezione (mettiamo) delle 17 ti permetterà di andare finalmente in bagno alle 19. Ai più fortunati (che risiedono vicino) è concessa una doccia. Perchè poi dalle 20 si alzano i radar di happening e glamour.

Verso le 21/22 c’è di sicuro una cena alla quale parteciperà senz’altro “qualcuno”, e verso mezzanotte c’è senz’altro una festa alla quale parteciperà qualcun altro.
Che fai? Provi ad andarci, per cercare un po’ di svago (se riesci a stare in piedi) oppure perchè dell’evento devi raccontare qualcosa al giornale.
In mezzo? Lo struscio dal Palazzo del Cinema alla zona Excelsior per cercare qualcuno di interessante e magari salutarlo come fosse una vecchia conoscenza che fa molto “figo”.
Attenzione a non fare troppo tardi però, perchè la mattina seguente al PalaBiennale alle 8 c’è la classica proiezione… E si ricomincia!

E allora, dopo queste “fatiche” che durano due settimane, possiamo criticare il giovane Welther che letteralmente crolla con i suoi dolori in una comoda poltroncina nell’ambiente protetto e avvolgente della sala?

Certamente no, anzi, approfittando per salutarlo con affetto se ci leggerà, possiamo certificare che i casi di abbiocco in itinere che abbiamo constatato quest’anno sono stati meno numerosi del solito, per merito della qualità dei film mediamente molto buoni per parere unanime degli inviati. Quelli svegli.

Giorgia Pradolin

13/09/2014

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