Al Ministro per i Beni e le Attività Culturali
Al Sen. Dott. Danilo Toninelli
Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti
e p. c.
Al Soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna
Oggetto: manutenzione delle paratoie del Mose e Arsenale
Abbiamo appreso con soddisfazione che la decisione finale, a lungo rinviata perché insostenibile e contraria a ogni logica di corretta tutela, di alloggiare la manutenzione delle paratoie del Mose nel monumentale “arzanà de’ Viniziani” è stata rinviata dal Provveditore Linetti, e ciò fa sperare in un ripensamento. La destinazione storica del complesso è infatti cantieristica e non industriale.
Ricordiamo che l’inquinante attività di manutenzione del Mose non può prendere il posto di auspicabili nuovi insediamenti di imprese cantieristiche e artigianali in linea con la storia dell’Arsenale stesso, che per provvedere alla detta manutenzione sarà necessario costruire un mega capannone con un grande depuratore, che tale prevista attività ha già alterato l’Arsenale con la costruzione di banchine in cemento delimitate da guardrail autostradali all’esterno delle storiche mura, che il monumentale Bacino grande – del XIX secolo, in pietra d’Istria, senza pari in tutto il Mediterraneo – verrebbe usato come banchina industriale di approdo delle paratoie, che già il Forum Futuro Arsenale ha individuato un’area industriale a Marghera per tale manutenzione.
Crediamo non si debba proseguire con la stessa logica dei precedenti governi, che hanno concesso per 30 anni una parte del complesso al Consorzio Venezia Nuova.
Italia Nostra chiede dunque il definitivo annullamento della prevista Conferenza di Servizi fra Comune, Regione e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti affinché il Ministro Bonisoli durante la prossima venuta a Venezia abbia la possibilità di visitare l’Arsenale Nord e verificare di persona l’altissimo valore del complesso – totalmente sottoposto alle disposizioni del Codice dei Beni Culturali – e le straordinarie possibilità di valorizzazione culturale e cantieristica dell’area, revocando l’autorizzazione ai lavori purtroppo rilasciata dal
precedente Soprintendente.
Ringraziando per l’attenzione, si porgono i migliori saluti.
Lidia Fersuoch
presidente della Sezione di Venezia di Italia Nostra