Morto all’età di 87 anni lo scrittore Vittorio Sermonti. Si è spento mercoledì sera, dopo giorni di affaticamento, all’ospedale Sergio Pertini di Roma. Sua una rilettura di Dante che aveva avuto grande fortuna.
”Cari amici, mi prendo qualche giorno di riposo. I vostri commenti mi faranno compagnia” aveva scritto così lunedì 21 novembre sul suo profilo Twitter, un arrivederci al popolo internauta, per trascorre qualche giorno di relax, si pensava.
Prima delle 21 di ieri sera però, il suo cuore ha smesso di battere e Sermonti, nato il 26 settembre del 1929 a Roma ha lasciato i suoi figli, Maria, Anna e l’attore Pietro Sermonti e la seconda moglie, la poetessa Ludovica Ripa di Meana.
Sermonti da bambino, vedeva circolare in casa personaggi come Vittorio Emanuele Orlando (suo padrino di nascita), Luigi Pirandello, Alberto Beneduce ed Enrico Cuccia.
Oltre ad essere un famoso scrittore, era anche traduttore, professore regista ed attore. Finalista all’ultima edizione del premio Strega, si era piazzato terzo e chi lo ha conosciuto ricorda che ha vissuto con grande ironia quest’esperienza.
Aveva pubblicato molto giovane tre romanzi (Dante e La Divina Commedia in chiave critica) e solo nel 1989 era tornato alla narrativa, prima di un’altra pausa lunga 27 anni conclusasi con ‘Se avessero’, una sorta di ‘testamento letterario’.
Alice Bianco
25/11/2016