Dopo la morte di Pino Daniele si presenta la questione dell’eredità. Il cantautore napoletano aveva accumulato durante la vita azioni, depositi, titoli, beni immobili e ovviamente i diritti d’autore che ora andranno per la maggior parte ai figli.
Dalle prime informazioni emerse pare che nel testamento non sia citata Amanda Bonini, la donna che da un paio d’anni era la compagna del cantante, per cui aveva lasciato la seconda moglie, Fabiola Sciabarrasi. Dalle volontà sarebbero esclusi anche i tre fratelli e le due sorelle di Pino Daniele con i nipoti.
I beni andrebbero soprattutto ai figli come eredi: Alessandro e Cristina, avuti dal primo matrimonio con Dorina Giangrande, e i tre figli avuti nel secondo matrimonio con la Sciabbarrasi, di cui due minorenni. A tutti, complessivamente, andrebbe il cinquanta per cento del patrimonio di Daniele. L’altro cinquanta per cento invece, andrebbe per metà alla seconda moglie da cui il cantante non si è mai separato ufficialmente, e il rimanente andrebbe ripartito ancora tra i figli, ma solo fra i tre più piccoli.
Pare che l’intenzione del cantautore fosse quella di privilegiare in un certo senso i figli più piccoli, dato che Alessandro e Cristina, i più grandi, avevano da tempo una loro autonomia economica e lavoravano nell’entourage del padre. Nell’eredità non sembra contemplata Amanda Bonini, l’ultima compagna che pare dovrà lasciare il casale a Orbetello in cui abitava con Daniele. La donna gli era stata accanto nei suoi ultimi momenti di vita, accompagnandolo in auto nella corsa per l’ospedale di Sant’Eugenio, dalla Maremma a Roma perchè era stato scelto di recarsi al più vicino Pronto soccorso, per cercare di raggiungere in tempo il cardiologo di fiducia del cantante.
Laura Beggiora
[17/01/2015]
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