Milan che batte l’Inter, Mihajlovic che batte Mancini nel primo derby stagionale.
Era un’amichevole? Mica tanto: quattro ammonizioni e espulsione di Nocerino per un fallaccio su Kondogbia.
Shenzhen ha dato le prime risposte sulla nuova costruzione delle due squadre. Milan all’apparenza più compatta mentre Inter fragile in attacco. Il reparto offensivo dei nerazzurri ha mostrato le classiche lacune: incapace nelle ultime due partite (l’altro era il k.o. per 1-0 con il Bayern) di tirare in porta.
La partita era comunque destinata al pareggio, questo va detto, l’equilibrio si è rotto grazie ad un gran gol (quanto estemporaneo) di Mexès: tiro al volo dal limite e rete all’incrocio. Curiosa la maniera di festeggiare di Mihajlovic con un calcio nel sedere al difensore.
Milan meglio dell’Inter in definitiva, anche se Mancini ha usato una formazione parecchio rimaneggiata. Non un solo titolare in avvio, ma una formazione fitta di ragazzini, seconde linee e possibili partenti. Scelta dettata dall’impegno di domani con il Real Madrid che chiuderà la tournée asiatica dell’Inter.
Nel Milan si è apprezzata una sgommata di Bacca che ha bruciato la difesa interista costringendo Carrizo a una paratona. Mancini ha provato anche a cambiare modulo, sperimentando il 3-5-2 con Hernanes e Kondogbia mezzali al fianco di Kovacic. Questa impostazione ha dato una miglior presa di campo da parte dell’Inter, che andava a sbattere però sulla trincea di Mihajlovic, splendido lavoratore della fase difensiva.
Mancini incassa il secondo k.o. consecutivo senza drammi. «Sono contento della prestazione. Ho cambiato tanto perché abbiamo un’altra partita tra due giorni, inutile correre rischi. Il 3-5-2? Un esperimento».
Mihajlovicè soddisfatto: «La strada è giusta. L’importante è cambiare mentalità, giocare per vincere sempre e non solo nel derby».
Redazione
26/07/20015
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