Un’altra sconfitta per il Milan e una di quelle che bruciano per di più. Inoltre ha ottenuto il primato record di cartellini rossi della serie A. Della gara con il Sassuolo si ricorderà però piu di tutto il gol fantasma di Berardi e in generale per le discutibili decisioni dell’arbitro Guida.
«Perdi se viene concesso un gol che non è entrato e il raddoppio viene realizzato forse in fuorigioco. Diventa dura reagire, specie se nel momento in cui avevamo in mano la partita, è arrivata l’espulsione di Bonaventura, frutto di un giallo inesistente e di una seconda ammonizione molto dubbia. Credo che sia difficile commentare una partita del genere, parlare di calcio si fa fatica. La verità è che la tecnologia è sempre più fondamentale».
Il numero di cartellini rossi è salito a 12, un record. «Ma l’ultimo meritato è quello di Ménez nella gara con il Genoa. L’espulsione di De Sciglio con il Napoli non c’era e l’intervento di Suso non mi sembrava spacca gamba. In ogni caso non è semplice restare tranquilli quando si sa di essere stati penalizzati» aggiunge Inzaghi, a due gare dal termine della stagione.
Domenico Berardi deve avere qualcosa di personale con il Milan visto che è arrivato a sette gol. Berardi se la gode in attesa che la casa madre Juve (è in comproprietà) bussi alla sua porta, solleticata dai 14 gol stagionali.
Il Sassuolo di Di Francesco intanto vince la terza partita su quattro con i rossoneri, vittime perfette dei contropiedi e delle manovre in velocità mandate a memoria della squadra emiliana. Complice l’arbitro Guida (male assistito dal giudice di porta Damato), in realtà, che finiscono per fare più di un danno al Milan. Diego Lopez decide di imitare l’Handanovic del giorno prima, così compie una papera (per poi riscattarsi parzialmente con un miracolo), ma il tiro in realtà non ha superato interamente la linea. Alla mezz’ora Berardi forse un millimetro in fuorigioco si beve tutti mettendo in luce la triste realtà della difesa del Milan.
Quando poi il Milan rimette in piedi la partita Guida espelle Jack, che aveva già preso un giallo per proteste: alza il braccio per proteggersi la faccia, ma l’arbitro punisce il fallo di mano.
Il Milan resta in dieci per oltre mezz’ora e se si pensa che i ritmi erano blandi anche in 11 si capisce che la resistenza crollerà. Cosa che naturalmente accade, naturalmente con Berardi che trova un corridoio centrale e non sbaglia.
18/05/2015
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