Una brutta storia perpetrata ai danni di una donna, alle due di domenica notte.
La donna passeggia sul Terraglio, è una prostituta e ancora non lo sa, ma i mestrini Stefano V., 49 anni e Michele M., forti e spavaldi dei fumi dell’alcool, l’hanno scelta per concludere degnamente la serata.
Concordano con lei una prestazione sessuale, ma è un pretesto, in realtà vogliono rapinarla e non esitano a prenderla per i capelli e minacciarla con una pistola (rivelatasi poi finta) e con un coltello alla gola, costringendola con la violenza a consegnare quel che aveva in tasca: cento euro.
E così questi moderni eroi scappavano a bordo della loro macchina in direzione di Mestre. La donna riesce a fatica ad individuare la targa, non si perde d’animo e chiama il 112.
La pattuglia dei carabinieri in pochi minuti arriva sul posto e ascolta il concitato racconto della donna vinta dalla paura, ma in grado di spiegare l’accaduto e descrivere i suoi aggressori.
In poco tempo, dopo i dovuti riscontri, i militari sono giunti a Spinea, dove in prossimità di un appartamento hanno riconosciuto la macchina e quindi raggiunto l’abitazione.
La perquisizione ha rinvenuto la pistola e il coltello. I soldi rapinati li avevano già spesi, come ammesso dai due aggressori, per una dose di cocaina.
Ora, dal carcere di Santa Maria Maggiore di Venezia, attendono le disposizioni dell’Autorità Giudiziaria.
Redazione
14/10/2015