MESTRE – Nella sede espositiva curata dall’architetto Stefano Recalcati, “Reporting from Marghera and Other Waterfronts”, a Forte Marghera uno dei tre Progetti speciale della 15. Mostra della Biennale Architettura di Venezia, è stato presentato martedì pomeriggio il nuovo libro di Pierluigi Rizziato “Mestre Venezia. Baci, abbracci, bisticci, tradimenti” (Mazzanti Editore, giugno 2016) che, attraverso ventuno racconti narra dei molteplici e variegati rapporti che hanno da sempre caratterizzato la vicinanza fra Mestre e Venezia e si tratta di interrelazioni che risalgono alla notte dei tempi per arrivare, senza particolari intoppi, sino ai nostri giorni: il primo racconto infatti è ambientato nell’era mesolitica e l’ultimo invece è datato 21 settembre 2015, quindi solo pochi mesi fa.
Ha presentato l’incontro il giornalista Rai Beppe Gioia ed è intervenuto Luca Battistella, consigliere delegato alla smart city e all’Innovazione che del libro ha curato la prefazione.
Inevitabilmente nel parlare di intrecci fra Mestre e Venezia non si poteva non arrivare ad affrontare il discorso della separazione amministrativa, della quale si occupano in maniera leggera e bonaria anche gli ultimi tre racconti del libro.
Ma la scelta di Forte Marghera si è rivelata appropriata anche perché l’area attualmente occupata dal forte ha avuto nel corso dei secoli un ruolo predominante nella storia di Mestre sia per l’antica presenza del borgo di Malgera, sia per il ruolo strategico del forte vero e proprio.
Si scopre infine che tanti illustri personaggi, Giulio Cesare, Attila, Marco Polo, il Canaletto, Casanova, Goldoni, Giuseppe Verdi, Garibaldi, qualche papa e molti governanti europei, in maniera diretta o indiretta, hanno avuto a che fare con Mestre. E come loro anche un fantomatico architetto australiano di Adelaide che scopre un suo insospettato legame con questa città, ricco di storia e di storie.
04/08/2016
(foto, da sinistra: Pierluigi Rizziato, Luca Battistella, Beppe Gioia)