Mestre, noto spacciatore tunisino agli arresti domiciliari teneva meeting in casa con altri colleghi evidentemente per “aggiornamento professionale”.
Nel primo pomeriggio di giovedì 27 agosto la Polizia locale da esecuzione al trasferimento in carcere di uno spacciatore pluripregiudicato, M.B. 34 anni, di nazionalità tunisina.
L’uomo si trovava agli arresti domiciliari in seguito a un arresto avvenuto in data 16 gennaio in via Castellana, in zona Cipressina, perché trovato in possesso di un sasso di eroina, pari a una novantina circa di dosi, per un peso di 30 grammi. Il cittadino tunisino, arrivato in Italia a Lampedusa nel 2001, ha un precedente specifico per spaccio nella città di Padova.
Nel corso dei vari controlli effettuati dalle forze dell’ordine per la verifica del rispetto della misura cautelare, è emerso come lo stesso fosse stato trovato all’interno dell’abitazione a Mestre in compagnia di altri connazionali, anche questi con precedenti penali per reati di droga.
Il giudice ha quindi disposto la revoca della misura cautelare e ordinato il trasferimento dello spacciatore nel carcere di Venezia.
Il personale del Nucleo Operativo, incaricato di accompagnare il tunisino nella casa circondariale di Santa Maria Maggiore, una volta raggiunta l’abitazione di M. B. ha sorpreso l’uomo in compagnia di un suo connazionale. Quest’ultimo, già noto per reati specifici, è stato trovato in possesso di una modica quantità di stupefacente.