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Mestre, ruba al supermercato, scoperto picchia direttore

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Nella serata di sabato, a Mestre, presso la Stazione dei Carabinieri si presentava il direttore del vicino supermercato “D-Più”, denunciando di aver appena subito un “furto” da parte di un ignoto malfattore di origini sudamericane. In realtà, ascoltato il racconto della vicenda, i Carabinieri si rendono conto che si trattava del più grave reato di rapina, che si configura quando il ladro, scoperto, per assicurarsi la fuga usa violenza o minaccia nei confronti del derubato.

Era infatti proprio questa la dinamica dei fatti: il titolare del supermercato coglie in fallo l’uomo che si sta appropriando di vari beni di consumo, ben deciso a non versare il relativo corrispettivo alle casse.
Di fronte alle contestazioni, l’uomo, invece di riconoscere l’errore e fare ammenda, aggredisce fisicamente il direttore con il quale nasce una colluttazione con scambio di colpi al corpo ed al volto, che sfocia nella fuga a piedi del soggetto.
Per fortuna le lesioni patite alla fine saranno lievi e il proprietario se l’è cavata con qualche medicazione.

Immediate le indagini dei Carabinieri della Stazione di Mestre che si mettono sulle tracce del possibile responsabile, sulla base della descrizione particolareggiata fornita in sede di denuncia.
I Carabinieri, già ben “direzionati” verso un possibile sospetto, acquisiscono i filmati della videosorveglianza, dalla cui visione si rendono conto che il rapinatore è proprio il sudamericano che conoscono poiché residente in città, già “cliente” e sottoposto alla misura di prevenzione dell’avviso orale. Viene quindi richiesto all’autorità giudiziaria un provvedimento urgente di fermo, in base alle risultanze acquisite, che viene prontamente emesso a riscontro della bontà del lavoro investigativo svolto.

Il fermato, P.R.A., 33enne, proveniente dal Venezuela, è stato sottoposto a perquisizione personale e domiciliare, la quale tuttavia non ha permesso di rinvenire la merce asportata sabato sera. L’uomo è stato quindi condotto in caserma, ed al termine delle formalità tradotto in carcere a Venezia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.

Sono tuttora in corso ulteriori ricerche, su tutta l’area di interesse, e verifiche per risalire all’eventuale commissione in zona da parte del soggetto di ulteriori analoghi episodi criminosi.

03/08/2015

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