Questa notte, a Mestre, un gruppo composto da quattro ragazzi stava tentando di forzare la porta di un garage in via Costa, attirando l’attenzione di una signora che, svegliatasi per il frastuono e insospettita dal gruppo, ha chiamato subito la polizia.
Immediato l’intervento di due pattuglie della Squadra Volanti della Questura di Venezia, che si sono precipitate sul posto. La scena si è presentata chiara agli agenti, che hanno colto in flagranza i quattro scassinatori.
Il gruppo, vistosi scoperto, ha tentato la fuga, uno in bicicletta e tre a piedi. Ma gli agenti non si sono persi d’animo, e si sono divisi lanciandosi all’inseguimento.
Due i giovani fermati: A.A.V., diciottenne di origini cubane, e A.D., un minorenne albanese.
A.D., riaffidato al padre al termine delle attività della polizia, è stato denunciato in stato di libertà in concorso con A.A.V., che invece è stato arrestato. Sono stati contestati, in concorso, i reati di tentato furto aggravato e di porto di armi o oggetti atti ad offendere (una forbice dalla punta acuminata, un cacciavite a taglio e una grossa chiave inglese, prontamente sequestrati dagli agenti).
Questa mattina si è svolto il processo, al termine del quale- svoltosi con il rito del “patteggiamento”- il diciottenne è stato condannato ad una pena di anni due di reclusione e 600 euro di multa. Pena sospesa.