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Mestre, Via Piave: chiusura per il bar Youlan ai sensi art.100 del TULPS

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mestre chiuso bar youlan via piave
mestre chiuso bar youlan via piave

Oggi giovedì 06 Agosto 2015 i Carabinieri della Compagnia di Mestre hanno dato attuazione ad un provvedimento ex. Art. 100 del T.U.L.P.S. emesso dalla Questura di Venezia, procedendo alla chiusura del noto Bar Youlan sito a cavallo di Via Piave e Via Miranese ove l’Arma ha accertato, grazie ai numerosi interventi della stessa e della Polizia di Stato, in un arco temporale piuttosto esteso, una perdurante situazione di grave pregiudizio per l’ordine pubblico e l’incolumità dei cittadini, dovuta sia all’abituale presenza di individui con precedenti sia al verificarsi di gravi episodi di violenza presso lo stesso esercizio, il più allarmante dei quali avvenuto soltanto nel mese di maggio scorso che aveva visto due individui, uno dei quali rimaneva a terra gravemente ferito, fronteggiarsi vicendevolmente con delle armi da taglio.

Il locale rimarrà sostanzialmente chiuso per quindici giorni. Fondamentali per giungere a tale risultato sono stati l’attento monitoraggio delle frequentazioni del suddetto locale, durato alcuni mesi, il verificarsi di gravi episodi delittuosi puntualmente repressi, oltre che le numerosissime segnalazioni da parte di cittadini che rivendicavano il legittimo diritto di sentirsi tutelati e protetti dallo Stato.

Chiaramente, le segnalazioni sono state solo il punto di partenza per gli investigatori, che hanno la necessità di riscontri oggettivi e prolungati nel tempo per fugare i sospetti di attività illecite in corso all’interno dei locali. Sono quindi scattati frequenti controlli coordinati per fasce orarie, in collaborazione tra il Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri e le Stazioni.

I controlli procedono incessantemente e sono decine quelli registrati dalle pattuglie in transito – a volte in rapida successione, altre con diversi intervalli, proprio al fine di ottenere una fotografie della clientela quanto più possibile aderente alla realtà nei vari momenti della giornata. Il quadro emerso è assolutamente preoccupante in quanto nella rete dei controlli, ad ogni ora del giorno e della notte, cadono pregiudicati di ogni sorta, tossicodipendenti ed altri individui di interesse operativo.

L’assiduo lavoro viene catalizzato quindi in una corposa informativa inviata alla Questura di Venezia, alla quale viene segnalato compiutamente che l’esercizio in questione è meta assidua e incontrovertibile di agglomerati criminali, che da una parte utilizzano la relativa privacy dei locali in particolare per smerciare lo stupefacente, dall’altra contribuiscono con le loro azioni criminali ad incrementare il degrado dell’area.

L’autorità amministrativa accoglie in pieno le risultanze del lavoro dei Carabinieri ed emette un ordinanza di sospensione dell’attività commerciale, in base alle disposizioni del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, al fine di prevenire, per il futuro, ulteriori situazioni di pericolo per la cittadinanza.

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