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Mestre, anziana signora truffata da finto avvocato, mentre il complice al telefono si finge poliziotto

La badante della signora anziana crede di stare al telefono con un operatore di polizia per essere rassicurata ma era un complice del finto avvocato. La signora derubata di 5000 euro con la scusa che la figlia aveva avuto un incidente

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signora anziana derubata in casa ns
Una donna di 92 anni è stata truffata ieri mattina a Mestre. Gli uomini della volante, su segnalazione della Sala Operativa della Questura, si sono recati presso l’abitazione dell’anziana signora. Lì la donna e la propria badante, una signora moldava, hanno esposto i fatti accaduti.

Alle ore 11.00 circa di martedì è arrivata una telefonata al numero fisso di casa alla quale ha risposto la donna: dall’altro capo del telefono un fantomatico avvocato Russo che avvisava di un incidente stradale occorso alla figlia della signora ed ai nipotini, tutti trasportati al pronto soccorso. Il sedicente avvocato inoltre sosteneva che per garantire loro le spese mediche erano necessari denaro e preziosi.

La badante insospettita, ha chiamato con il proprio cellulare la figlia dell’anziana signora per verificare se la notizia dell’incidente fosse veritiera, ma la donna riferiva di star bene e suggeriva alla badante di chiamare la Polizia, cosa che quest’ultima ha fatto.

La badante allora, secondo le dichiarazioni rese agli agenti intervenuti, in un momento di concitazione, riprendeva la cornetta del telefono fisso pensando che dall’altra parte del cavo il fantomatico avv. Russo avesse riagganciato e componeva il numero d’emergenza. Ma ovviamente così non era, il truffatore infatti era rimasto in linea e approfittando dello stato d’animo della signora si spacciava per un operatore di polizia. Riferiva alla donna che quanto comunicato dall’avv. Russo corrispondeva a verità e che di lì a poco si sarebbe presentato presso la sua abitazione un uomo a cui doveva consegnare tutto il denaro che aveva in casa e gli eventuali preziosi. Le suggeriva altresì di mettere tutto in una borsa e le chiedeva il numero di cellulare per poterla contattare se necessario.

L’uomo ha chiesto poi alla badante il numero del suo cellulare per poterla richiamare se necessario e le ha suggerito di mettere tutto in una busta.

Pochi minuti dopo questa conversazione, un uomo alto circa 1.60 m, di carnagione scura, che presentava un accentuato strabismo, con occhiali ed accento italiano, si è presentato alla porta di casa spacciandosi per l’avvocato Russo ed ha chiesto la consegna della busta.

La badante non essendo stata richiamata dal presunto poliziotto non ha voluto aprire, lasciando l’uomo fuori dalla porta.

Ancora pochi minuti, però, ed arrivava la chiamata di conferma del finto poliziotto al cellulare della badante in concomitanza con il finto avvocato che si ripresentava alla porta di casa.

La signora moldava a questo punto ha consegnato la busta. Non appena è entrato in possesso dei beni l’uomo si è dileguato, il finto operatore di polizia ha messo giù il telefono, interrompendo la conversazione all’improvviso.

Solo allora le due donne si sono rese conto di aver dato circa 5 mila euro in preziosi ad uno sconosciuto che non aveva presentato alcun documento a riprova della propria identità e, capito di essere state truffate, hanno chiamato il 113. Gli operatori di Polizia hanno avvisato dell’accaduto la figlia ed inviato la volante sul posto.

Sempre più spesso gli anziani sono vittime di imbrogli sofisticati messi a segno da falsi operai o dipendenti dell’Inps, finti poliziotti o medici di inesistenti organizzazioni umanitarie e che potrebbero trarre in inganno anche le persone più attente.

Ecco pertanto alcuni consigli della Polizia di Stato per evitare truffe e raggiri a danno di anziani, pubblicati anche sul sito www.poliziadistato.it:

Non aprite la porta di casa a sconosciuti anche se vestono un’uniforme o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità.

Verificate sempre con una telefonata da quale servizio sono stati mandati gli operai che bussano alla vostra porta e per quali motivi.

Se non ricevete rassicurazioni non aprite per nessun motivo. Ricordate che nessun Ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false date erroneamente. Per qualunque problema e per chiarivi qualsiasi dubbio non esitate a chiamare il 113.

Quando fate operazioni di prelievo o versamento in banca o in un ufficio postale, possibilmente fatevi accompagnare, soprattutto nei giorni in cui vengono pagate le pensioni o in quelli di scadenze generalizzate.
Non fermatevi mai per strada per dare ascolto a chi vi offre facili guadagni o a chi vi chiede di poter controllare i vostri soldi o il vostro libretto della pensione anche se chi vi ferma e vi vuole parlare è una persona distinta e dai modi affabili.

Se avete il dubbio di essere osservati fermatevi all’interno della banca o dell’ufficio postale e parlatene con gli impiegati o con chi effettua il servizio di vigilanza. Se questo dubbio vi assale per strada entrate in un negozio o cercate un poliziotto o una compagnia sicura.

Durante il tragitto di andata e ritorno dalla banca o dall’ufficio postale, con i soldi in tasca, non fermatevi con sconosciuti e non fatevi distrarre. Ricordatevi che nessun cassiere di banca o di ufficio postale vi insegue per strada per rilevare un errore nel conteggio del denaro che vi ha consegnato. Quando utilizzate il bancomat usate prudenza: evitate di operare se vi sentite osservati.

Consigli per i figli, nipoti e parenti stretti
Non lasciate soli i vostri anziani, anche se non abitate con loro fatevi sentire spesso e interessatevi ai loro problemi quotidiani. Ricordategli sempre di adottare tutte le cautele necessarie nei contatti con gli sconosciuti. Se hanno il minimo dubbio fategli capire che è importante chiedere aiuto a voi, ad un vicino di casa oppure contattare il 113. Ricordate che, anche se non ve lo chiedono, hanno bisogno di voi.

Consigli per i vicini di casa
Se nel vostro palazzo abitano anziani soli, scambiate ogni tanto con loro quattro chiacchiere. La vostra cordialità li farà sentire meno soli.
Se alla loro porta bussano degli sconosciuti esortateli a contattarvi per chiarire ogni dubbio. La vostra presenza li renderà più sicuri. Segnalate al 113 ogni circostanza anomala o sospetta che coinvolga l’anziano vostro vicino di casa.

Consigli per gli impiegati di banca o di uffici postali
Quando allo sportello si presenta un anziano e fa una richiesta spropositata di denaro contante, perdete un minuto a parlare con lui. Basta poco per evitare un dramma. Spiegategli che all’esterno di banche ed uffici postali nessun impiegato effettua controlli. Per ogni minimo dubbio esortateli a contattarvi.

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