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Mazzarri esonerato? Moratti lo avrebbe già fatto, ma Thohir non può per l’Uefa

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Mazzarri esonerato dall’Inter? Ah si, si, se Moratti fosse ancora presidente.
Il presidente del triplete lo ha fatto capire all’assemblea degli azionisti nerazzurri: «Io sono un pessimo esempio in fatto di allenatori e come tale sono da non seguire. Ho mandato via un tecnico che due giorni prima aveva vinto lo scudetto».

«Mazzarri è una persona seria, ma il calcio è crudele, pragmatico; dipende dai risultati e dai miglioramenti che si vedono. Con il Napoli i miglioramenti sono stati molto vistosi, ma nel calcio quello che conta è la prossima partita; finché rimane il progetto di un miglioramento e di una crescita, va tutto bene, ma se questa sensazione dovesse decrescere, allora lo vedo nei guai» conferma Moratti.

Mazzarri, invece, non veràà esonerato dall’Inter, anzi il suo posto, per assurdo, è ancora più solido, per una serie di motivi.

1) Erick Thohir non ama le decisioni impulsive, la sua agenda è fatta di programmazione, quindi valuterà alla fine del contratto (!) quali saranno stati rendimento e produttività di squadra e tecnico, e comunque la sua programmazione è sempre sul lungo periodo e la vuole rispettata, anche nelle prime fasi in cui pare non dare risultati soddisfacenti.

2) L’Inter con il Napoli non ha perso, anzi ha fatto vedere che le critiche (e il lavoro supplementare fatto su fiato e muscoli) lo hanno spinto a migliorare: in effetti i nerazzurri sono stati arrembanti (ancorchè poco concludenti) per tutti i 90 minuti.

3) All’Inter ora manca l’uomo di responsabilità, quello che – quando serve – tira fuori gli attributi e dimostra il coraggio di una decisione di responsabilità. Il presidente, come noto, è dall’altra parte del mondo, i collaboratori devono rendere conto a lui, e così si va avanti con tutto l’ambiente che si regge in una specie di ‘galleggiamento’.

4) Cambiare allenatore è diventato impossibile per motivi di bilancio. L’Inter è finita nel mirino dell’Uefa che sta facendo il pelo e contropelo a spese e ricavi, con il pretesto di verificare il rispetto del fair ply.
L’Inter non può permettersi in questo momento nessuna operazione costosa (come l’assunzione di un nuovo mister e il pagamento di due anni di un Mazzarri esonerato) perchè tutto il bilancio è sotto osservazione da parte dell’organismo europeo che, a quanto pare, non vede l’ora di gridare ‘al lupo’.

Già così, con il severo piano di rientro del debito e tutto il rigore sulle spese della nuova gestione, il 7 novembre l’Inter incontrerà l’Uefa e può darsi che successivamente vengano decise sanzioni al club.

Roberto Dal Maschio

21/10/2014

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