Matteo Salvini, Muntari e Balotelli se le mandano a dire attraverso Face e Instagram. I primi due avevano già avuto qualche battibecco. Ora il segretario della Lega, grande tifoso milanista, rincara la dose attaccando l’impegno in campo del centrocampista rossonero.
Dopo il deludente pareggio interno con il Verona di sabato, Salvini scrive su Facebook: «Gli immigrati che lavorano bene sono i benvenuti. Quindi Muntari può tornare a casa sua».
Una battuta da tifoso che fa leva sulla questione degli immigrati che non hanno voglia di lavorare.
La risposta di Muntari non si fa attendere: «Preferisco non replicare alle frasi di Salvini — dice il centrocampista al Corriere della Sera — perché a differenza sua sono un signore e sono educato. Penso altresì che Salvini dovrebbe occuparsi un po’ più della Lega considerando lo stato in cui versa il suo partito invece di pronunciare frasi di questo tipo che sono sempre gravi. Ancor più in questo momento dopo gli avvenimenti in America». Il riferimento è alle tensioni razziali negli Stati Uniti, riaccese dopo gli omicidi di alcuni giovani neri durante operazioni di polizia.
E se c’è da far casotto, non può farsi desiderare Mario Balotelli che subito scrive su Instagram: «Ma questa persona è seria quando dice questo? È pure un politico? Allora votate me, è meglio».
Salvini risponde: «Il senso dell’umorismo di Mario è pari alla sua educazione».
Di recente erano state le frasi di Arrigo Sacchi, probabilmente equivocate – ad “indignare” : «nel calcio giovanile sono troppi i giocatori di colore». Il tema è sempre caldo.
Mario Nascimbeni
09/03/2015
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