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Maria Luisa Fassi, tabaccaia di Asti, uccisa a coltellate da un corteggiatore?

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Maria Luisa Fassi, tabaccaia di Asti uccisa a coltellate, chi l’ha uccisa?
Clamorosi sviluppi nell’indagine non sono ancora arrivati, intanto gli inquirenti sarebbero sempre più convinti che a colpire la tabaccaia, massacrandola con 40 fendenti e con un coltello largo 4-5 centimetri e lungo almeno 20, non sia stato un rapinatore, ma forse un corteggiatore respinto.

La dottoressa Rita Celli ha eseguito l’autopsia sul corpo della donna ed ha voluto fare un sopralluogo nella tabaccheria per rendersi conto della spaziosità del luogo in cui la Fassi si è difesa. Molte risulterebbero essere infatti le ferite su gomiti, mani, avambracci: segno che la tabaccaia ha lottato per rimanere in vita. L’aggressore andando via l’ha creduta già in fin di vita, mentre il suo cuore si è fermato molte ore dopo, in ospedale.

Grazie all’autopsia inoltre, si è potuto escludere che l’ipotesi di omicidio sia imputabile ad una rapina.
L’efferato omicidio, a questo punto, sembrerebbe più una vendetta passionale.
La logica e il profilo criminale tracciati dagli esperti, sembrano indicare l’azione di qualcuno che aveva nei confronti di lei un profondo rancore personale, come accade, ad esempio, spesso nei femminicidi.

«È una delle piste che stiamo seguendo» conferma il pubblico ministero Luciano Tarditi e se l’omicida fosse un corteggiatore respinto, tra le accuse ci sarebbe anche quella di tentata violenza sessuale.

Tanti rimangono però i punti di domanda e i dubbi, e ancora si cerca un movente valido e quello giusto, l’arma del delitto non si trova e i video raccolti dalle telecamere non sono serviti a nulla (quella che avrebbe potuto registrare l’omicida in fuga riprendendolo da vicino non ha in memoria nessun frame utile).

Bisognerà fare degli ulteriori accertamenti, per esempio: i Ris di Parma analizzeranno l’impronta di un piede e i reperti biologici recuperati nella tabaccheria, soprattutto sul sangue (potrebbe esserci quello di chi l’ha uccisa); verranno poi analizzati tutti i dati dei tabulati telefonici di Maria Luisa nelle ultime settimane e in particolare negli ultimi giorni.

Il lavoro per cercare di far luce sull’accaduto è ancora molto, ma gli inquirenti continueranno la loro caccia all’uomo.
Intanto impera la domanda cruciale.

Maria Luisa Fassi, tabaccaia di Asti uccisa da mano omicida di un corteggiatore respinto?.

Redazione

14/07/2015

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