Marco Calabretta sarebbe morto a causa di una malformazione cardiaca congenita, che ha portato ad una fibrillazione ventricolare impossibile da rendere reversibile.
Questa la causa di morte presunta di Marco Calabretta, il bambino di 9 anni di Pineto (Teramo) accasciatosi a terra per un malore ieri pomeriggio, mentre stava giocando a calcio con i compagni sul campo sportivo ‘Pavone’ del centro costiero abruzzese.
La patologia sarebbe emersa dalle prime informazioni conseguenti all’esame autoptico, eseguito ieri pomeriggio e terminato in ieri sera, all’ospedale di Atri dal medico legale Cristian D’Ovidio.
Ulteriori accertamenti dovranno essere ora eseguiti sui campioni di tessuto prelevati, accertamenti che potranno fornire ulteriori risposte.
Intanto la Procura di Teramo ha iscritto un medico nel registro degli indagati per la morte di Marco:
l’ipotesi è di omicidio colposo. Si tratta del medico sportivo che avrebbe firmato il certificato di
idoneità sportiva non agonistica necessario per consentire al bambino, che giocava nei Pulcini del Pineto, di scendere in campo.
Marco Calabretta, secondo la prima ricostruzione, già durante l’allenamento si sarebbe avvicinato all’allenatore dicendo che non si sentiva bene, accusando vertigini, e a quel punto sarebbe svenuto.
Redazione
27/09/2015
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