Manchester City – Roma finisce con un pareggio. Ma è un pareggio che non deve essere frainteso.
Il pari arriva dopo una gara molto intensa, che al suo interno ci consegna delle certezze che sono come piccole vittorie.
Ad esempio che Francesco Totti è un ragazzo e deve giocare fino a 40 anni. Oppure anche che Rudi Garcia è un grande tecnico che è riuscito a recuperare agli occhi di tanti Ashley Cole, dopo aver fatto lo stesso con Ljajic.
Manchester City – Roma 1-1 lascia tutte le porte aperte a qualsiasi risultato per il passaggio del turno, però la porta della Roma è leggermente più aperta.
E soprattutto a dare molta fiducia vi è la prova di maturità e consapevolezza con cui ha affrontato il City. Esperienza e nervi forti permettono ora di annaffiare con il bel gioco i prati di tutto il mondo.
E dire che le premesse non erano proprio proprio buone. Con un plotone di assenti (Balzaretti, Strootman, De Rossi, Castan, Astori, Uçan, Borriello, De Sanctis), la Roma lancia Lukasz Skorupski, 23 anni, polacco, 270’ in tutto nella porta giallorossa (90’ in Coppa Italia e le ultime due di campionato, quando la Roma non aveva più nulla da chiedere).
Poi l’inizio shock: al 3’ Maicon è ingenuo a trattenere Aguero, in area, su una palla di Silva che l’argentino non avrebbe potuto raggiungere. L’arbitro Kuipers è avvertito dall’assistente di porta e, dopo qualche secondo, fischia il rigore che lo stesso Aguero trasforma.
Ma la Roma non ci sta a farsi mettere sotto: Francesco Totti sale in cattedra, dopo due minuti dallo svantaggio il capitano inventa un assist per il break di Maicon: fucilata che colpisce la traversa e rimbalza vicino alla riga di porta.
Sfortuna? Non importa, la Roma continua a fare gioco più del City. Gli inglesi si affidano a Dzeko, che difende la palla come sa fare un grande centravanti e restano pericolosi, ma le azioni più nitide sono giallorosse.
Al 23’, il pareggio: Nainggolan serve al volo Totti, sul filo del fuorigioco e il numero 10 batte Hart con un capolavoro che ricorda il suo famoso «cucchiaio» (nella foto il momento in cui alza la palla battendo il portiere).
C’e ancora molta intensità, ma la Roma tiene benissimo, almeno fino all’uscita di Totti: domenica c’è la Juve.
Roberto Dal Maschio
01/10/2014
Riproduzione vietata
